Musica neo-primitiva, ancestrale, dove esoterismo e paganesimo si fondono insieme a derive noise e psichedelia pastorale, questa è solo una piccola parte dell’immaginario di Alfio Antico.
La nuova canzone estratta dall’omonimo album, uscito l’8 gennaio scorso per Origine Rec, parla dei luoghi in cui Alfio è cresciuto insieme a 600 pecore fino ai 19 anni di età, in Sicilia. Il video, prodotto da Origine registrazioni e Ground’s Oranges, è stato girato sui monti Iblei da una pecora, un’insolito aiuto alla regia: Zavvo Nicolosi, Lorenzo Urciullo, Dimitri Di Noto, post produzione, Zavvo Nicolosi e lo Gnomo.
La tecnica e i movimenti di Antico sono stati e sono materiale di studio per centinaia di percussionisti. Sin dagli anni 70’, dall’esperienza con “La nuova compagnia di canto popolare”, alle collaborazioni che vanno da De Andrè a Capossela, da Sollima ad Albertazzi. Ma nell’ultimo lavoro Antico la differenza si sente eccome, Alfio sembra essere partito per un nuovo viaggio allontanandosi così dall’immaginario “popolare” in senso stretto.
Il Re dei tamburi suonerà questo weekend a in occasione della festa del 1° maggio a Bologna e poi il 28 maggio al Mi Ami Festival presso il Circolo Magnolia di Milano.