Incontriamo Jasmine a Treviso, nel backstage dell’Home Festival, solo qualche ora prima della sua data italiana: «Uno dei miei migliori amici è italiano, amo questo paese, dal cibo alla cultura, ma soprattutto l’energia che si respira». A vederla sembra di aver difronte una popstar navigata, se non fosse che Jasmine Thompson ha appena sedici anni (è nata l’8 novembre del 200) anche se dell’anagrafe sembra interessarle davvero poco.
Come moltissimi millennials, infatti, Jasmine ha affidato i primi passi della sua carriera a YoutTube, quando aveva solamente tredici anni, pubblicando in pochi mesi alcune cover delle hit del momento che l’hanno lanciata sotto i riflettori, da La La La di Naughty Boy – caricata a luglio 2013 – fino a Titanium di David Guetta ft. Sia. Il risultato? Uno tsunami di visualizzazioni e di iscritti al canale che hanno portato Jasmine a diventare uno dei volti più noti del web, con quasi 3 milioni di follower. «Credo che YouTube e le piattaforme streaming siano ottimi ‘luoghi’ per un artista alle prime armi che voglia entrare nel mondo della musica, almeno per me è stato così; certamente non è facile all’inizio, anzi a volte può essere frustrante, ma per mia fortuna sul web ho trovato persone stupende che mi hanno sostenuta e seguita fin da subito».
Ancora una volta, ciò che traspare dalle sue parole, è una strabiliante sicurezza nei suoi mezzi e nelle sue scelte, soprattutto se si pensa che i primi passi nello showbiz li ha mossi da giovanissima, accompagnata dalla madre – che tutt’ora la segue durante il tour in giro per il mondo – lanciandosi come selfmade girl, senza cercare disperatamente visibilità o senza affidarsi a qualche talent show: «Non critico il format, anzi credo sia un modo molto valido per gli artisti di esser scoperti – dice Jasmine – semplicemente sapevo che per me non era la strada giusta, dato che non volevo sottostare alle regole della televisione. La prima cosa che ho cercato per iniziare la mia carriera è stato un contatto il più diretto possibile con le persone, e YouTube mi dava questa possibilità: di condividere video e musica e, allo stesso tempo, di rispondere ai commenti e conoscere nuove persone, di leggere consigli come critiche, insomma di vedere in tempo reale quali erano le reazioni a quello che stavo facendo».
La svolta per lei è arrivata prima nel 2014 con Sun Goes Down realizzata insieme al producer tedesco Robin Schulz, poi nel 2015, con la hit Ain’t Nobody. Era stata Jasmine, già nel 2013, a realizzare una cover del brano di Chaka Khan, ma è con il remix ad opera di Felix Jaehn che arriva il successo mondiale: «Ora la mia vita è totalmente cambiata, sono praticamente sempre in tour e le persone durante i concerti cantano le mie canzoni a memoria. Grazie alla musica in questi anni ho visto tantissimi posti che forse non avrei mai visitato e ho conosciuto un sacco di persone interessanti che probabilmente non avrei mai incontrato. La musica ha letteralmente cambiato la mia vita».
Teniamo d’occhio allora il suo ultimo singolo, Words, condiviso appena qualche settimana fa e che già può vantare uno sproposito di visualizzazioni. Insomma, la linea tracciata per il futuro della sua sembra ormai più che chiara, con Jasmine che si candida ad essere la nuova reginetta del pop internazionale: «Nei prossimi anni spero di continuare così, di pubblicare nuovi album e continuare a viaggiare per fare sempre più concerti in ogni parte del mondo». E se a 16 anni è ancora più che lecito sognare, Jasmine non ha dubbi, anche quando si parla di sogni: «Un giorno vorrei cantare con Florence Welch dei Florence and the Machine: è la mia cantante preferita da sempre e da sempre desidero di fare una collaborazione con lei».