Lana Del Rey ha condiviso online l’eterea traccia che dà il titolo al secondo album Ultraviolence – che ha una pubblicazione prevista per il 16 giugno prossimo. Il brano è caratterizzato da un testo triste che culmina nei versi “I can hear violence, violence” e “he used to call me poison, like I was poison ivy”, mentre la cantante dichiara tutto il suo amore per un uomo paragonato a un “cult leader”. Il tutto su un tappeto di violini, pianoforte e chitarra elettrica in stile surf.
La canzone è arrivata nella notte dopo che nella serata di ieri la cantante aveva rilasciato un’intervista al magazine Fader nella quale la si legge confessare di avere avuto una lunga relazione con un misterioso discografico che ha ispirato i brani dell’album come Fucked My Way Up to the Top. Altre parti salienti dell’intervista riguardano una misteriosa malattia che l’avrebbe colpita durante il tour a supporto di Born to Die e le strane idee di Del Rey sul concetto di femminismo:
Per me quello del femminismo è un argomento di scarsissimo interesse. Ogni volta che qualcuno accenna al femminismo la mia reazione è “Oddio no”. Sono più interessata a, per dire, i trasporti spaziali della SpaceX e tutto quello che gira intorno a Elon Musk (il fondatore della Tesla Motors anche a capo della SpaceX, ndr). Nel senso, le nostre possibilità di viaggiare fra le galassie, quello che succederà in quel campo.
Sollecitata a parlare di più della sua idea di femminismo, Del Rey ha spiegato che:
Una vera femminista è una donna che si sente libera abbastanza di fare ciò che vuole.
Quando le è stato domandato come mai in molti dei suoi video si decide di mostrarla mentre viene strangolata o soffocata, la cantante ha candidamente ammesso che “Mi piace l’amore un po’ hardcore”.
Nella stessa intervista Del Rey ha confessato di essere stata malata quando un fan irlandese girò un video di lei in lacrime mentre cantava dal vivo Video Games:
“Sono stata malata per un paio d’anni in totale, con un’anomalia medica che i dottori non riuscivano a spiegare”, ha raccontato. “È una parte molto grande della mia vita: sono spesso malata e non so perché. All’epoca del video eravamo appena stati in Russia e lì mi avevano fatto delle iniezioni, ed era tutto molto duro… Era dura cantare per delle persone che ci tengono a te mentre tu per prima non tieni tanto a te stessa. Ho pensato che fosse tristissimo. Che la mia posizione fosse triste. Ho pensato, com’è triste essere in Irlanda a cantare per delle persone che mi amano quando io non sono sicura di amarmi”.
(La foto di Lana Del Rey in homepage è di Neil Krug)