I musicisti si scervellano da decenni sul questo quesito: come dare seguito a un album che ti è valso una carriera e che ha infranto ogni record?
Con Motion, il successore di 18 Months (2012) e i suoi nove singoli finiti in top 10 nel Regno Unito, Calvin Harris ha scelto una soluzione semplice: rifarlo, un’altra volta.
Certo, i cameo sudici che avevano dato al vecchio album una carica inaspettata non ci sono più. E ci sono delle nuove trame di synth. Ma anche in questi aspetti Harris sta solo aggiornando il suo schema EDM (Electronic Dance Music) piuttosto che avvicinarsi all’idea di reimmaginarlo.
Non è necessariamente un errore: It Was You, Dollar Signs e Summer sono dei motivi divertenti e superpatinati. Le classiche canzoni su cui molti balleranno e, in egual numero, in molti odieranno.