Dal thriller psicologico alla commedia irriverente, ai fantasy movie che tentano di raggiungere, ancora con nuovi episodi, le vette al botteghino. E ancora, storie di Supereroi, amanti vendicativi o commedie all’italiana . Prendete posto e spegnete i cellulari, lo spettacolo inizia.
Gone Girl – L’amore bugiardo
David Fincher
dal 18 dicembre
In due parole: Il matrimonio tra uomini che odiano le donne, forse.
Fincher turba, provoca e indaga sulle meccaniche del cervello umano. Al centro di Gone Girl ci sono Nick ed Amy, quintessenza della coppia felice, ma la scomparsa di Amy sconvolge gli equilibri. False promesse, inganni, satira amara sui media e lo spettacolo, umorismo cupo. Consigliato a chi ama perdersi nella psicologia umana, sconsigliato per giovani o aspiranti sposi. Con Ben Affleck e Rosamund Pike. Soundtrack di Trent Reznor dei Nine Inch Nails e Atticus Ross.
American Sniper
Clint Eastwood
dal 1° Gennaio
In due parole: Full metal jacket alla guida di (una) Gran Torino
Il cecchino più letale della storia americana vi terrà incollati al grande schermo per poco più di due ore. Clint Eastwood racconta Chris Kyle, il militare divenuto leggenda per aver lottato durante la guerra in Iraq secondo la regola della Us Navy SEAL: “Che nessun uomo venga lasciato indietro”. Sono 160 le vittime confermate nell’arco di 4 turni in territorio di guerra che vengono narrati nell’omonimo libro scritto da Chris Kyle insieme a Scott McEwan dal quale Jason Hall ne ha tratto la sceneggiatura della pellicola. Bradley Cooper interpreta perfettamente il dolore e la freddezza del militare e dell’uomo, perché Eastwood, nel film, oltre a regalare un cinema di genere pressoché impeccabile, mette in risalto anche l’altra battaglia che Kyle si trova a combattere: quella con la follia mentale generata dalla guerra che rischia di allontanarlo dalla famiglia (Sienna Miller è la moglie). Un crescendo di vicende che esaltano il patriottismo americano, sconvolgono gli animi più sensibili e provocano i cineasti più “incazzosi”.
Storie Pazzesche
Damián Szifron
dal 11 dicembre
In due parole: I nuovi mostri diventano più sadici di Tarantino.
E se un giorno perdessimo il controllo e iniziassimo a vendicarci di tutte le ingiustizie subite provando quell’innegabile piacere di togliere il freno? Sono sei le short stories di vendetta con esiti violentissimi che il regista argentino prodotto da Almodóvar mette in scena nella pellicola. Consigliato a chi ama il black humor, sconsigliato ai vendicativi. Con Ricardo Darín, Rita Cortese e Oscar Martínez. Musiche originali di Gustavo Santaollata (Oscar per Brokeback Mountain e Babel).
Big Eyes
Tim Burton
dal 1 Gennaio
In due parole: The Wolf of Wall Street alla Factory di Warhol.
Visuale e outsider. Dietro ogni truffa c’è sempre un grande sogno. Tim Burton mette in scena una storia vera talmente incredibile che sa di irreale. Keane è un pittore in cerca di fama che rivoluziona la commercializzazione dell’arte con i suoi enigmatici ritratti di bambini con gli occhi grandi. Ma la verità è che i quadri sono opera di sua moglie Margaret. Siamo a cavallo tra gli Anni’50 e i ’60: un tripudio di colori e gonne a ruota perfette per le immagini precise di Burton, che anche in questo film mescola registri differenti senza paura di mettere qualcosa di comico in una scena drammatica. Consigliato a chi ama l’arte e alle donne. Sconsigliato ai truffatori. Con Amy Adams e Christoph Waltz.
Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate
Peter Jackson
dal 18 dicembre
In due parole: L’ultimo viaggio nella Terra di Mezzo.
Forte coesione narrativa e ritmo serrato per il capitolo finale della trilogia del fantasy diretto da Jackson che vede uno scatenatissimo Smaug dare fuoco a Pontelagolungo e ai suoi abitanti.
Lunghissime sequenze di conflitti tra diversi eserciti che per gli appassionati sono uno spasso. Con Martin Freeman, Elijah Wood, Cate Balnchett.
Consigliato per gli amanti del genere e a chi ha visto tutti i capitoli. Sconsigliato agli impazienti.
The Imitation Game
Morten Tyldum
dal 1 Gennaio
In due parole: La Beautiful Mind della Seconda Guerra Mondiale.
Un eroe di guerra non riconosciuto, matematico, criptonista e inconsapevole pioniere della moderna informatica. Il britannico Alan Turing è stato l’unico ad aver decifrato i codici della macchina tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale. Il film è una fotografia intensa, inquietante e complessa di un genio che è riuscito a ridurre la durata della guerra e a salvare milioni di persone. Epilogo amaro: arresto per atti osceni. Unica “colpa”: essere omosessuale. Il segreto di stato è durato oltre 50 anni. Consigliato a chi sa aspettare e a chi ha pregiudizi. Sconsigliato a nessuno. Con Benedict Cumberbacht e Keira Knightley.
Jimmy’s Hall
Ken Loach
dal 18 dicembre
In due parole: Dieci anni dopo Il vento che accarezza l’erba.
Nell’agosto del 1933 Jimmy Gralton è stato l’unico irlandese espulso dal suo paese come “immigrato clandestino”, senza processo, per avere costruito una sala da ballo in un’Irlanda sull’orlo della guerra civile. Permettere ai giovani socialisti e liberi pensatori di imparare, discutere, sognare ma soprattutto ballare e godersela è follia per la Chiesa e i politici. E quindi è subito oppressione. Ken Loach dirige un film delicato, mai eccessivo ed equilibrato. Consigliato a chi ama lo shim sham e alle teste dure. Sconsigliato a chi ha i paraocchi. Con Barry Ward e Simone Kirby.
Mommy
Xavier Dolan
dal 4 dicembre
In due parole: Mamma ho perso l’aereo incontra Truffaut.
Vi è mai capitato di amare troppo? Xavier Dolan, il giovane regista canadese che dirige Mommy, racconta di un amore estremo tra una madre e un figlio turbolento, affetto dalla sindrome da deficit di attenzione. Dolan usa il formato 1:1 e rende il film e la percezione dello spettatore ancora più intimi, ancora più empatici. Le interpretazioni degli attori protagonisti – Anne Dorval, Suzanne Clément e Antoine Olivier Pilon – sono il fiore all’occhiello. Consigliato a chi non filtra le emozioni. Sconsigliato a chi non filtra le emozioni. Uso diegetico della musica con cult degli Anni ’90: da Wonderwall a Colorblind.
Il Ragazzo Invisibile
Gabriele Salvatores
dal 18 dicembre
In due parole: I Goonies in missione con Spider Man.
Si intitola “Il ragazzo invisibile” è diretto da Gabriele Salvatores e racconta la storia di un supereroe moderno che scopre di avere un inaspettato super potere. Michele è il protagonista della pellicola ed è ben interpretato dal giovanissimo Ludovico Girardello, nel cast anche Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio. Il film è anche un fumetto e un romanzo. Un progetto cross-mediale che non sbaglia un colpo. Consigliato a figli e ai genitori. Sconsigliato a chi si aspetta astronavi che scoppiano in aria.
Ogni maledetto Natale
Torre, Ciarrapico, Vendruscolo
dal 27 novembre
In due parole: Boris a pranzo con Er Monnezza e la Signorina Snob.
Quante volte avete detto: “Ogni maledetto Natale”? Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, il trio di “Boris”, tante. Perché non farci un film? La loro è una commedia diversa: comicità mai banale, irriverente e spregiudicata. In scena un gruppo di attori che interpretano contemporaneamente due ruoli: quello rude e cafone della famiglia dei Colardo e quello snob e superficiale della famiglia dei Marinelli Lops. Consigliato a chi vuole ridere… davvero. Sconsigliato a chi non sa ridere.
St Vincent
Theodore Melfi
dal 18 dicembre
In due parole: Lost in St Vincent.
Cosa c’è di meglio di uno scorbutico pensionato, rude e scostante interpretato da Bill Murray? Bill Murray, nei panni di un uomo incompreso dal cuore d’oro con la passione per l’alcool, le scommesse e le spogliarelliste russe, che si ritrova a dover badare a un dodicenne. Theodore Melfi esordisce con St Vincent, un film che vi travolgerà. Con Bill Murray, Melissa McCarthy e Naomi Watts. Consigliato ai rude boys dal cuore tenero. Sconsigliato… no.
Su Rolling Stone di dicembre-gennaio c’è un’intervista a Bill Murray. Per leggerne l’edizione digitale basta cliccare sulle icone che trovi qui sotto.