Underground. Un termine che assume molteplici significati, sfaccettature e si accompagna ad una serie di immaginari variegati. A districare l’intreccio su una scena, viva più che mai nel nostro Paese e che va bel oltre l’ambito musicale, ci pensa Turi Messineo, giovane musicista e scrittore palermitano.
Turi ha raccolto, in circa due anni, foto, video e testimonianze di ottanta protagonisti dell’underground made in Italy. Il tutto è racchiuso in un libro, edito da Eris Edizioni, e in un film, montato presso lo studio di Claudio Stanghellini Videomaker.
Black Hole – uno sguardo sull’underground italiano è un progetto totalmente realizzato con la filosofia del Do It Youself, credi nella tua idea e fai ogni cosa possibile per realizzarla, come in questo caso.
Libro e film saranno presentati per la prima volta l’1 aprile al Blah Blah di Torino, a questa data seguirà un tour che porterà il progetto anche all’estero (su www.blackholeunderground.it tutto il calendario).
Attraverso le parole di Turi delineiamo i punti fondamentali del suo lavoro:
Alla base di Black Hole c’è la voglia di raccontare un mondo che tanti non conoscono: «Ho deciso di scrivere un libro che potesse descrivere e raccontare soprattutto a chi non ha davvero idea, questo mondo. Black Hole non è un elenco di storie di band o di centri sociali o di personaggi. Ho voluto far parlare i protagonisti, coloro che hanno reso questo mondo vivo e che stanno continuando a farlo proprio perché parte di questo e perché questo è parte integrante della loro vita».
L’underground è scegliere la propria essenza : «È un movimento sociale e culturale, uno stile di vita, una scelta perfettamente inserita nel contesto quotidiano di ognuno e in ogni dove». E ancora: «L’underground è un mondo completo, pieno di sfaccettature e di ambienti diversi. L’underground è una scelta di vita sulla quale creare una propria identità con cuore e cervello».
La scena underground italiana oggi è viva più che mai: «La scena oggi esiste, è piena di bellissime realtà, bisognerebbe tornare alla concentrazione di una volta, alla “fame” di una volta, fame di conoscere, fame di ascoltare, fame di osservare da vicino, in prima persona, direttamente». Tra i protagonisti delle interviste spuntano nomi come Notimefor, Minnie’s, Mike Fenu, Andrea Rock, Francesco “Stokka” Romito, Dee Mo e Kiave. Si parla anche di Negazione e Colle Der Fomento, per comprendere le fondamenta del movimento. E non mancano le ragazze: «Oggi sono molte di più le ragazze e le donne che si fanno largo tra collettivi, band, iniziative, occupazioni, sport, all’interno dell’underground. Ne ho parlato con le ragazze del collettivo Queens Of Chaos a Milano: un gruppo compatto, deciso, davvero attivo e in prima linea».
Non è solo una questione di musica: «Sono parecchie e diverse le idee politiche, sono parecchi i modelli artistici quindi la stampa, la serigrafia, il disegno, il tatuaggio, sono parecchie e diverse le scelte personali: vegan e vegetarianesimo», tutto questo è underground.
La passione è il motore di ogni cosa, sempre: «Sono cresciuto facendomi largo tra le varie sfaccettature che lo stesso underground ha posto nel mio percorso, e quell’underground l’ho incontrato io e me lo sono andato a cercare io, mi ha rapito, mi ha composto, io sto bene così, la musica, la mia attitudine straight edge, i viaggi, sembra una cavolata ma io morirei senza tutto questo»
Questo è solo un assaggio. Per ampliare non solo il proprio sguardo, ma anche i propri orizzonti, non resta che immergersi in Black Hole. Buona lettura e buona visione
Black Hole – uno sguardo sull’underground italiano
di Turi Messineo. Data di uscita: 23 marzo 2015
Eris, 496 pagine.
Prezzo: 20 €