I giovani artisti vincitori della prima fase, premiati al Fabrique di Milano e ammessi ufficialmente alla scuola non convenzionale di Beck’s si preparano alla performance che porteranno sul palco nei live Beck’s UNacademy di giugno e luglio. Niente balle, ne vedremo delle belle. Sul sito di Beck’s UNacademy e via Facebook sarà possibile seguire tutti gli eventi e gli aggiornamenti data per data. Avremo dunque la possibilità di vedere i risultati raggiunti dalle 5 crew dopo i mesi di lavoro con Beck’s UNacademy ed i suoi special tutor.
La prima data il 19 giugno con Emis Killa su una esclusiva chiatta attraccata sul Naviglio Grande di Milano, speriamo non porti tutti i suoi follower – oltre 2 milioni di fan, sui social network – non ci starebbero! Le altre date già fissate sono: il 24 giugno il dj-set del bassista Saturnino e il 9 luglio Coez, parliamo di cantautorato italiano. Da domenica 21 giugno saliranno sul palco galleggiante le crew di vincitori, non vediamo l’ora di metterli alla prova.
I vincitori sono già stati divisi in 5 crew (ecco qui come), ognuna composta da musicisti, fotografi, videomaker e urban artist. A ciascuna crew è stato assegnato un tema che dovrà essere sviluppato in una performance che unisca le quattro discipline. La prima crew di cui vi raccontiamo è quella di Saturnino, composta da Kasi Strani Crew (musica), Davide Perbellini (fotografia), Smashvideo (videomaking) e The Fiois (urban art). Il tema della crew preparata da Saturnino è la “vita notturna”, ecco come si stanno preparando i giovani musicisti insieme al loro maestro – compagno di palco di Jovanotti – che, con i ragazzi, sembra divertirsi davvero molto:
Dal 23 giugno e per tutti i martedì, si svolgeranno i workshop di fotografia, videomaking, discografia e urban art, con i tutor d’eccezione Dario Giovannini, uno dei più giovani manager della discografia italiana e direttore di Carosello Records, il fotografo Mattia Zoppellaro, i videomaker romani Younuts! e infine Pao. L’affermato street artist milanese ha esposto i suoi lavori al PAC di Milano e alla Biennale di Venezia, ma lo conoscete tutti, è quello che con le bombolette trasforma i “panettoni” dissuasori di traffico in pinguini dai primi 2000.