In Italia, le etichette indipendenti fondate da rapper o dj e specializzate in musica hip hop ormai sono parecchie. Qualche anno fa, però, la situazione era molto diversa: quelli disposti a credere e investire nelle nuove generazioni di rapper si contavano sulle dita di una mano. Tra questi pochissimi c’erano anche Guè Pequeno e dj Harsh, che avendo fatto una lunga gavetta nell’underground conoscevano bene le difficoltà e le potenzialità del caso.
La label che hanno fondato insieme si chiama Tanta Roba, di nome e di fatto: nell’autunno 2015 festeggia i primi tre anni di attività, per un totale di 10 album pubblicati, oltre 150.000 copie vendute e 110 milioni di views su YouTube. Una scommessa vinta, insomma, soprattutto perché gli artisti che hanno preso sotto la loro ala, anche quelli che nel frattempo sono migrati verso altri lidi, sono decisamente riusciti a farsi/fargli onore, dall’ormai nazionalpopolare Fedez ai rispettatissimi Ensi e Salmo. Al momento l’onore della squadra è tenuto alto da Gemitaiz e Madman, due rapper classe 1988 di cui sicuramente i vostri fratelli e/o cugini minori sono in grado di recitare ogni rima a memoria.
Per spegnere queste prime tre candeline i padroni di casa hanno chiamato a raccolta i più affezionati amici e seguaci nel cuore di Milano, letteralmente: l’appuntamento è sotto la pavimentazione di piazza Duomo, nello spazio sotterraneo ex Cobianchi ora occupato dal Diurno Elita. Un party intimo ma decisamente su di giri, che si trasforma nell’occasione perfetta per presentare i progetti futuri di Tanta Roba: il nuovo album di Madman ed il nuovo video Tutto in un giorno, la collaborazione con Universal Music, ma anche un roster di produttori coi controattributi come Frenetik & Orang3, già noti per la loro band Frank Sent Us, e gli emergenti PK, Ombra, Mixer-T e Jacopo Volpe. È proprio sui producer che l’etichetta punta in futuro, come dimostra anche il lancio di Tanta Roba Lab, un incubatore di nuovi talenti che permetterà ai più meritevoli di lavorare con il loro staff.
La festa si chiude ovviamente con uno showcase di Madman che presenta alcuni brani dall’album Doppelganger (uscito proprio stamattina) davanti a un pubblico di selezionati ed emozionatissimi fan. Suoni dilatati e ossessivi che si mescolano all’elettronica e alla trap, con un occhio di riguardo a un certo tipo di rap proveniente dagli Stati Uniti del sud, vedi alla voce Lil Wayne, Ty Dolla $ign, Tyga eccetera. Non a tutti piacerà, non tutti lo capiranno, ma parlare di hip hop è come parlare di rock: un’immensa galassia in cui c’è spazio per tutto, purché sia fatto bene e da gente che lo sa fare. Il futuro del rap italiano, insomma, ha molte possibili facce, ma senz’altro passa anche da qui. Tanti auguri, Tanta Roba!