La Warner/Chappell, parte editoriale di Warner Music, si è accordata per un pagamento di 14 milioni di dollari, che farà entrare Happy Birthday to You nel pubblico dominio, stando a quanto riporta il The Hollywood Reporter.
L’accordo arriva dopo che il giudice George H. King ha deliberato lo scorso settembre che il copyright di Warner/Chappell sulla canzone è illecito. I diritti per Happy Birthday hanno precedentemente cambiato mani di frequente prima che la società li comprasse nel 1988, per iniziare una politica molto aggressiva per l’utilizzo della canzone in TV e nei film.
Il giudice King, comunque, ha deliberato che il loro copyright sulla canzone non è valido, perché i diritti originali del 1935 si riferiscono a uno specifico arrangiamento di piano. In più, Happy Birthday to You prende la sua melodia da Good Morning to All, una canzone del 1893 che per molto tempo è stata di pubblico dominio.
Al tempo della decisione però non è stato cambiato lo status della traccia, che quindi non è diventata di pubblico dominio. Warner/Chappell stava considerando di ricorrere in appello ed era stato già messo in programma un nuovo processo che scavasse più a fondo nella storia della canzone, quando le due parti hanno trovato un accordo. L’accordo prevede soltanto una proposta di giudizio finale, con un ordine ufficiale per far diventare Happy Birthday di pubblico dominio, libera da diritti. L’udienza riguardo l’accordo è prevista a marzo.
Warner/Chappell ha i diritti su Happy Birthday fino al 2030, e stima di guadagnare tra i 14 e i 16,5 milioni di dollari fino a quel momento. Con l’accordo, il gigante editoriale ha anche potuto evitare un processo che avrebbe indagato sulla legittimità delle fee raccolte per la riproduzione del pezzo per oltre 25 anni. Stando a quanto stimato, Warner/Chappell ha incassato oltre 50 milioni di dollari.
La class action iniziale contro Warner/Chappell è stata portata avanti dalla regista Jennifer Nelson, che stava girando un documentario sulla storia di Happy Birthday e si è vista recapitare una richiesta di 1.500 dollari per la riproduzione del pezzo. Gli avvocati della causa incasseranno un terzo del guadagno, mentre tutto il resto sarà diviso tra chi ha pagato in passato una fee per la canzone.