Ieri, domenica 20 marzo, Edward Snowden, consulente informatico della National Security Agency che ha raccontato i segreti della sorveglianza Usa e la portata del controllo delle comunicazioni del governo americano, ha avuto uno scambio di opinioni con David Simon, ideatore della serie culto The Wire. L’argomento, ovviamente, le intercettazioni.
The Wire, una serie del 2002 di grandissimo successo, racconta di diverse vicende criminali ambientate a Baltimora. Al centro delle intercettazioni che la polizia decide di utilizzare ci sono parecchi cellulari usa e getta, i cosiddetti burner phones. Una modalità di indagine che David Simon ha imparato in anni di esperienza come giornalista di cronaca nera proprio a Baltimora e poi nella sua carriera come scrittore.
Lo scambio di opinioni è iniziato con un tweet ironico di Snowden, che ha commentato una notizia che rivelava come i terroristi dell’Isis stessero tornando a usare i burner phones, al posto delle comunicazioni criptate in rete, scrivendo “The Wire aiuta i terroristi”.
David Simon ha notato il tweet ha ha iniziato a discutere con Snowden. I due hanno messo a confronto i loro diversi punti di vista e la loro diversa formazione. Al centro della discussione sono i tempi di utilizzo dei burner e i diversi livelli di sicurezza delle intercettazioni.
@Snowden Of course that is a credible tactical argument to get metadata ASAP, so as to isolate burner before discard. Just saying.
— David Simon (@AoDespair) 20 marzo 2016
Tutta la discussione è presente su Twitter Moments, potete leggerla qui.