Come riporta il Plymouth Herald, una band heavy metal di teenager della Cornovaglia, chiamata Black Leaves of Envy, e che provava in un garage, ha ricevuto l’ordine di abbassare il volume. Quindi, la band si è appellata a un tribunale del rock molto importante, chiedendo a Dave Grohl di aiutarli. E il frontman dei Foo Fighters ha risposto scrivendo una lettera all’amministrazione della Cornovaglia.
Il Cornwall Council ha chiesto infatti alla band di abbassare il loro livello a 30-40 decibel, livello che equivale al rumore di una lavastoviglie. Il padre di uno dei ragazzi ha raccontato al Plymouth Herald che la band non è stata capace di provare neanche una volta negli ultimi tre mesi, perché non riesce a suonare a quel livello. Nella lettera aperta, pubblicata sul sito dei Foo Fighters, Grohl si rivolge direttamente al Cornwall Council, spiegando che “la band sta avendo problemi a seguire le restrizioni sonore imposte”.
Fa anche appello alla missione più alta della musica, raccontando come anche lui iniziò in un garage e come la musica lo abbia aiutato durante la sua adolescenza e durante i periodi più difficili. “La musica non è solo un passatempo salutare, è un meraviglioso sfogo creativo per i giovani, e contribuisce a creare un senso di comunità, necessario per lo sviluppo emozionale e sociale di ogni giovane”, ha scritto.
Grohl sottolinea l’importanza di avere anche un luogo disponibile dove far crescere il loro talento musicale. “Credo sia cruciale per ogni bambino avere un luogo per esplorare la propria creatività e conoscere se stesso, attraverso le canzoni”, ha scritto. “La preservazione di questi luoghi è essenziale per il futuro della musica e dell’arte. Senza di loro, dove saremmo ora?”. Ha aggiunto che anche per lui questa è una priorità e i suoi figli, infatti, hanno un luogo dove esprimersi a casa.
“Per il bene della vostra band locale Black Leaves of Envy e per le generazioni di giovani musicisti che loro stessi potrebbero ispirare, vi chiedo di riconsiderare la restrizione per il volume che avete imposto nella loro sala prove privata”, ha concluso. “Credo che facendo così, mandereste il messaggio chiaro che la Cornovaglia non è solo un luogo per la musica e per l’arte ma è anche un luogo che incoraggia i più giovani a seguire i loro sogni, in un mondo dove tutto è possibile”.