Inizialmente era Sacha Baron Cohen l’attore scelto per interpretare Freddie Mercury nel biopic in lavorazione. Dopo alcune trattative però, il protagonista di Borat aveva abbandonato il progetto, rivelando che il problema erano alcune differenze creative. Un mese dopo è arrivata la versione di Brian May che ha contraddetto molti punti sostenuti da Cohen in un’intervista al The Daily Mail.
«Sacha ha fatto lo stronzo» ha detto May. «Ci siamo divertiti, abbiamo condiviso molte idee, ma da quando se n’è andato ha detto un sacco di cose non vere».
Secondo le dichiarazioni precedenti dell’attore, i problemi sarebbero sorti perché, mentre Cohen voleva rappresentare in modo molto realistico e crudo la vita di Freddie, i Queen volevano invece focalizzare il racconto sul lascito culturale lasciato dalla band.
«Uno dei Queen, non dirò chi, disse “È un bellissimo film perché succede una cosa meravigliosa a metà”», ricorda Cohen. «E io, “Che cosa succede a metà del film?”. Mi rispose, “Freddie muore”». All’inizio l’attore pensava che la band volesse costruire il racconto in maniera non lineare, come succede in Pulp Fiction, ma presto ha realizzato che avrebbero voluto incentrare la seconda parte del film su come la band abbia continuato la sua carriera dopo la morte del cantante nel 1991.
Brian May però ha risposto: «Perché avrebbe dovuto andarsene per dire che non volevamo fare un film coraggioso? Siamo forse i tipi di persone che hanno mai cercato di nascondere la verità? Non credo». Il chitarrista ha poi aggiunto che la decisione di lasciar andare Cohen è sorta da ottime motivazioni che potete anche immaginare guardando i suoi ultimi lavori».
A novembre, quando fu annunciato un nuovo sceneggiatore, si vociferò che la parte di Mercury potesse essere assegnata a Ben Whishaw, che Brian ha definito “vero attore”, comparandolo a Cohen. May ha poi aggiunto che i produttori non hanno ancora scelto un regista.