Patrick Benifei sta andando alla scoperta di se stesso. L’esperienza in solitaria, nata con Sono qui (una ballata piano e voce virata tropical), gli sta regalando un sacco di soddisfazioni, soprattutto personali. Ma, anche se ha in cantiere un album tutto suo, non abbandona Bluebeaters e Casino Royale. Anzi. A occhio arriveranno un sacco di novità.
Sono qui è uscito un po’ a sorpresa, senza che ci fosse un vero progetto dietro…
Ma in realtà il progetto c’è, solo che non è ancora svelato. Ci stiamo lavorando da un paio di anni, abbiamo altri tre o quattro pezzi più o meno conclusi. Intanto stiamo lavorando ad altre cose. Sai, arrivando da un’esperienza di band, nel momento in cui mi sono messo a scrivere, in realtà ho anche scoperto me stesso. È una sorta di liberazione di tutte le ansie.
Non ti fa strano che il tuo nome stia girando di più, proprio ora che racconti più di te stesso?
È una cosa che tutti mi avevano detto che sarebbe successa, ma per timidezza non ci credevo. Sono contento, sto scoprendo cose di me che vengono accettate dagli altri, mi piace perché di rimando mi conosco meglio anche io.
Cosa ti ha portato a suoni come quelli di Sono qui?
È nata piano e voce ma non solo. Quando ero a casa ho iniziato a produrla, poi Ceri l’ha presa in mano e l’ha trasformata. L’intenzione del pezzo era già questa, nel beat, negli accordi e nei suoni. A un certo punto ho voluto prendere me stesso e scrivere dell’altro, virando verso il pop ma tenendo me e la mia voce come radice. Non voglio cambiare del tutto. E non voglio abbandonare il resto che faccio, dai Bluebeaters ai Casino Royale.
Nel video hai chiamato a raccolta tutti i tuoi amici. Sembra una sorta di ringraziamento verso di loro…
È esattamente così. All’inizio mi sentivo sotto pressione, non sapevo se sarebbe stato all’altezza dei miei amici. In più quando giravamo nessuno sentiva il pezzo, tutti erano lì attorno e ma non potevano sentire neanche una nota. La gente mi urlava: «Suonami qualcosa!». Ma adesso mi scrivono tutti per ringraziarmi, e io sono ancora più felice.
Hai parlato prima di Casino Royale e di Bluebeaters. Cosa c’è in ballo?
Con entrambi sto lavorando molto. Con i Casino Royale abbiamo alcuni pezzi pronti da tempo, vorremmo aggiornarli alla versione .2 per poi farle uscire, non sabbiamo come nè quando. Con i Bluebeaters ci sarà un nuovo album, questa volta di inediti. Non sarà più un progetto di soltanto cover, stiamo lavorando con alcuni artisti, Diego Mancino, Zibba, gli Amari, Alberto Bianco… Sono belle collaborazioni. Direi che c’è abbastanza da fare per il prossimo anno o due.
E per il tuo progetto, invece?
Rilanceremo Sono qui con dei remix: uno fatto da Molella & Valentini, prodotto da Time Records, e uno dei Bluebeaters che uscirà a inizio giugno.