«Nella nostra testa, vogliamo ancora essere i Sonic Youth» ha confidato Jonny Greenwood nel podcast di Adam Buxton, insieme a qualche altra curiosità sulla band.
Il chitarrista si è aperto anche su quello che per molti musicisti equivale all’uomo nero, ovvero l’ansia sul palco. «Suonare la chitarra continua a essere una lotta maldestra. Ma con il piano a volte mi immagino di essere a casa a provare le canzoni. Faccio finta di essere lì e la cosa mi rende meno nervoso, visto il numero di persone che stanno guardando e ascoltando.»
Il podcast:
Greenwood ha continuato poi spostando l’argomento di discussione sulla scaletta brani e di quanto sia soggetta a variazioni improvvise dovute ai capricci della band. «Alcune canzoni all’improvviso non ci sembrano suonare più tanto bene, perciò le lasciamo stare per qualche tempo […] Come No surprises che non abbiamo suonato per 3 o 4 anni perché durante le prove non suonava così bene, non ci andava più di tanto. Ora però è tornata a pavoneggiarsi e mi piace di nuovo.»