Calcutta legge i Promessi Sposi, al Tamla, un piccolo locale nuovo di Cesena e partono le battute sui social. Il tutto dovrebbe avvenire il 27 luglio, e Calcutta non è certo il primo perché prima di lui hanno letto i loro autori preferiti pure Diletta Caimmi (che ha letto Rilke), Giacomo Zani (Henry Miller) e via dicendo, ma nessuno è andato in trend topic su Twitter e ha scatenato una serie di commenti ironici su tutti i social come Edoardo D’Erme, il cantautore di Latina. Solo per capire il tenore dei tweet:
Molto spesso l'oggetto della notizia non sta nella cosa, ma nel come. Ad esempio, la domanda da porsi è: ma Calcutta legge?
— Anonimoconiglio (@anonimoconiglio) July 4, 2016
#Calcutta legge i Promessi Sposi: da oggi le prof di italiano non saranno più le più noiose a parlare di Manzoni.
— Gianluca Leo (@gianleov) July 4, 2016
Tanto che Calcutta si è sentito in dovere di rispondere su Facebook: “Sono stato invitato qualche tempo fa a leggere qualcosa in questo locale che, non potendo più fare concerti, ha deciso di riempire la programmazione con letture non amplificate e eventi simili. Mi era da subito sembrato carino partecipare e in qualche modo dare una mano in questa situazione di sfortuna. Dimenticavo però che il mondo è pieno di astiosi“.
Lo abbiamo contattato su Facebook per capire come mai avesse deciso di intervenire pubblicamente e infatti Calcutta ci ha raccontato: «Non lo faccio mai, non è una cosa che mi piace però oggi ero stanco, accaldato e questa storia mi ha preso malissimo. Qual è il problema? Si tratta di un locale piccolo non del Piccolo di Milano!». E poi ha concluso: «Il Tamla non poteva più accendere l’impianto e mi sembrava una cosa positiva. Tutto qua. Quel giorno me ne andrò al mare».