Ha da pochissimo firmato con Warp, ma è da qualche tempo che Gaika si sta costruendo un nome, usando come mattoncini dei mixtape che sparano potenti con cui si è imposto come uno degli artisti più completi sulla scena. Completi nel senso che il produttore/MC di Brixton ha prodotto finora dei pacchetti totalizzanti, delle gemme concept che mescolano visual e video art al mondo del grime e del garage più scuro da cui proviene. Dazed & Confused l’ha definito addirittura la risposta dell’elettronica a Basquiat.
«Quello che è importante per me è fare la musica che è dentro la mia testa, creare qualcosa che accontenti me per primo», dice mentre cammina per Londra. «Quando sono in giro, incrocio una persona sul treno e cerco di capire la sua storia, immagino tutto su di lei e poi mi chiudo nel mio studio a registrare. Sono un daydreamer».
Dipinge un universo tutto suo, ma che nasce dal mondo contemporaneo, dalla vita quotidiana. È intriso di attualità, una bandiera che gran parte della black music sta seguendo e che lui, a suo modo, ha sviluppato all’interno di Security, il suo ultimo mixtape, incentrato sulla paura. «Non posso ignorare il contesto in cui viviamo», racconta. «Questo è il nostro mondo ed è intriso di politica. È la vita. Ma non è mia intenzione lanciare dei messaggi. Se ho dei temi personali a cui tengo ne parlo, ma non ci sono altre intenzioni più profonde. Semplicemente non puoi evitarlo».
QUESTO È IL NOSTRO MONDO ED È INTRISO DI POLITICA. MA NON È MIA INTENZIONE LANCIARE DEI MESSAGGI
Come, purtroppo, non capita spesso, Gaika è un produttore da dancefloor, pur venendo come detto dalla scuola del grime più cupo. I suoni dei suoi beat sembrano studiati per essere lanciati al momento giusto tra le pareti nere dei club. Ecco, non è così. «Sono luoghi in cui ho passato parecchio tempo e questo sicuramente mi ha formato. Ma non è intenzionale, non penso al pubblico che balla quando produco qualcosa. Di nuovo, sono io. E questo è l’importante». È un alfiere convinto della libertà totale, che l’ha portato ad essere scelto da Warp Records, con cui ha già prodotto un singolo, 3D. Una scelta che per un indipendente, per convinzione e per necessità artistica, potrebbe anche non essere una mossa da prendere a cuor leggero. «Ma io sono nato per essere libero. Mi danno molta libertà, non vogliono cambiarmi. Sono stato scelto da loro e sono loro i primi a non volermi mettere paletti».
Gaika debutterà in Italia al prossimo ClubToClub. E intanto nel suo scantinato, sta cucinando qualcosa di grosso. «Sì,c’è un album in programma, un concept album. È molto interessante ma non posso dire di più. Se mi seguite lo scoprirete». Che facciamo? Scendiamo nella tana?