Björk ha accusato i giornalisti di “sessismo” e di costringere la musica dentro stereotipi gender in seguito al suo Dj set durante il Day for Night festival di Huston. «Alcuni media non hanno capito che non mi stavo esibendo e non mi stavo nascondendo dietro il tavolo della consolle», ha scritto la cantante islandese su Facebook, affermando che i Dj uomini non vengono mai criticati anche se suonano allo stesso modo.
«Alle donne è concesso essere delle songwriter solo se cantano dei loro fidanzati – ha scritto Björk – Se provano a cambiare il soggetto delle loro canzoni con gli atomi, galassie, l’attivismo, componendo beat ‘matematici’ da nerd o qualsiasi altra cosa non sia cantare dei loro amati vengono criticate; e come se per i giornalisti mancasse qualcosa…come se il nostro unico linguaggio dovesse essere emo».
Björk ha raccontato di aver toccato una vasta gamma di argomenti in due dei suoi recenti Lp, Volta del 2007 e Biophilia del 2011, «consapevole del fatto che non si trattava di soggetti di cui solitamente le donne scrivono». La cantante, inoltre, sostiene che i media hanno accettato il suo lavoro solo quando nel 2015 si è spostata verso i “cuori infranti” di Vulnicura.
«Agli uomini è concesso spostarsi da soggetto in soggetto, dallo sci-fi a rappresentazioni storiche, di essere ironici e sarcastici, di essere dei musicisti nerd che si perdono a scolpire paesaggi sonori, ma per le donne non è così – ha aggiunto – se non ci pugnaliamo il cuore parlando dei nostri uomini o dei nostri bambini è considerato come se stessimo prendendo in giro il pubblico».
Björk ha chiuso la lettera auspicando un ottimistico cambio di direzione per il suo prossimo progetto creativo: «Spero che il prossimo anno, anche se ho avuto il coraggio di parlare di un soggetto femminile classico come il mal d’amore, cambierò la mia immagine e uscirò da questo ruolo».