Il 2017 non parte certamente sotto una buona stella per Mariah Carey, tradita dal playback durante la sua esibizione a Times Square per i festeggiamenti di Capodanno.
L’epic fail della cantante è andato in scena sulle note di Emotions, quando il playback ha improvvisamente smesso di funzionare lasciando così di stucco la povera Mariah che, da parte sua, non ha nemmeno provato a lanciarsi nei volteggi melodici e negli acuti che l’hanno resa famosa.
Colta dall’imbarazzo, la pop star ha smesso immediatamente di cantare, lamentando di un presunto guasto tecnico, per poi tentare goffamente di convincere il pubblico a cantare al posto suo; il tutto concluso da qualche vocalizzo titubante e dall’eloquente sguardo scambiato con uno dei ballerini.
Tuttavia, se con Emotions qualcuno poteva ancora sperare che la diva, colta dall’emozione per l’arrivo del 2017, avesse perso il tempo dell’attacco mandando così in vacca tutto il brano, si è dovuto ricredere durante We Belong Togheter.
Infatti, è proprio durante il suo cavallo di battaglia che Mariah ha mollato, allontanando il microfono e rendendo così evidente il playback prima di abbandonare il palco, sprofondata nella vergogna.
Stella Bulochnikov, manager della cantante, non ha perso tempo e, andata su tutte le furie, ha accusato l’organizzazione di aver volutamente sabotato la performance della sua assistita, in modo da far schizzare gli ascolti. La produzione ha rimandato le accuse al mittente, definendole “diffamatorie, oltraggiose e francamente assurde”.
A far da paciere ci ha poi pensato la Carey in prima persona tramite un breve comunicato diffuso via Twitter: «La sfiga capita – ha scritto Mariah – auguro un anno di felicità e salute a tutti quanti. [La mia esibizione] servirà a creare notizie per il 2017».
Shit happens ? Have a happy and healthy new year everybody!? Here's to making more headlines in 2017 ? pic.twitter.com/0Td8se57jr
— Mariah Carey (@MariahCarey) 1 gennaio 2017