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Charlie Charles presents: Low Kidd

Con l'aiuto dell'uomo dietro a Ghali e Sfera Ebbasta, vi presentiamo i produttori hip hop delle hit più ascoltate in Italia. Terzo episodio, Low Kidd, il direttore artistico di Machete

Foto di Roberto Graziano Moro

Foto di Roberto Graziano Moro

Il produttore che andiamo a disturbare oggi nella tranquillità del suo studio si chiama Low Kidd. Se siete fan di Salmo e più in generale della Machete crew allora è probabile che lo conoscete già, essendo Lorenzo il direttore artistico dell’etichetta, insieme a Dj Slait (con cui segue anche 333 Mob), nonché uomo dietro ai beat.

Con Charlie Charles, la mente dietro a questa rubrica, Low Kidd ha prodotto solo un brano, ma tuttora rimane uno dei pezzi trap più violenti in circolazione—parlando sempre di beat.

Scheda Tecnica

ProducerLow Kidd
Vero nomeLorenzo Paolo Spinosa
Età27
Origine del soprannomeUn po’ per la statura, un po’ per la passione per le basse frequenze
LuogoMilano
Altra professioneNessuna
Etichetta affiliataMachete – 333 Mob
Artisti affiliatiSalmo, Nitro, Bassi Maestro, Sfera Ebbasta, Lazza
Producer preferitoSouthside (808 Mafia)

Hit più conosciuta

Nitro - Phil De Payne [prod. Low Kidd] - (Official Video) - MM3

FAQ

Come hai iniziato a produrre?
Da ragazzino avevo il sogno di rappare, cosa che tra l’altro ho in comune con Salmo. Entrambi abbiamo iniziato a produrre per scrivere sulle nostre basi, per non scaricare la roba da YouTube. Poi lui ha capito di essere bravo a rappare e io a produrre quindi ognuno ha capito la propria vocazione.

Qual è la tua prima hit?
Bella domanda. Hit a livello di pubblico ti direi, ai tempi, Phil De Payn di Nitro. Poi ci sono Pleasantville di Nitro e Bentley VS Cadillac di Salmo e Travis Barker dei Blink 182.

Quindi oltre a Salmo e Nitro chi hai avuto modo di produrre finora?
Oltre alla crew di Machete anche Madman, Sfera Ebbasta, Karkadan ft. Guè Pequeno, Jack The Smoker, Lazza, Zuno e Bassi Maestro, che stimo molto e che addirittura mi dedicò il titolo di un brano.

Hai un metodo fisso per produrre un pezzo?
Non direi. Parto da un’idea che può venirmi anche alle 5 di mattina. In quel caso mi sveglio, apro il computer, produco e poi torno a letto. Oppure, se si tratta di una produzione apposta per un artista, ci chiudiamo in studio finché non ne esce qualcosa di valido. Comunque il metodo varia a seconda della situazione, ecco. Posso partire da una melodia, da una ritmica da una voce. L’importante è partire! Molto spesso mi ritrovo anche a collaborare con altri produttori, quindi il metodo cambia di volta in volta.

Beh, io mi ricordo della tua collaborazione con Charlie sotto il moniker di The Mob. Una delle basi trap più aggressive che abbia mai sentito.
Sì, è un duo che abbiamo messo su anni fa e ora giace dormiente. Potremmo ritornare, ma la verità è che sia io che Charlie siamo molto impegnati. È stata una collaborazione piacevole per entrambi e non escludiamo un ritorno prima o poi.

Usi software plugin?
Sì, io per questioni di tempo faccio tutto in the box, il che vuol dire che utilizzo solo software. Per questioni di spazio e di tempo preferisco non usare macchine analogiche, che richiedono un po’ troppa cura. Non disprezzo l’analogico ma è un fatto di necessità.

Quindi secondo te l’era digitale ha soltanto facilitato la produzione.
Per me assolutamente sì. Ho un regime di lavoro che mi costringe a velocizzare, a essere più agile e quindi fare tutto coi software. Se potessi permettermi più tempo, se potessi lavorare in modo più rilassato, sicuramente mi farei il mio parco macchine analogiche.

Il tuo setup fisso in studio?
Lavoro in molti studi, ma nel nostro di Machete abbiamo una scheda audio Apollo con delle casse Focal Twin, quelle con i doppi woofer.

Un consiglio che daresti agli altri producer?
Lavorate, non dormiteci la notte, staccatevi dai Social, passate la vita segregati in studio. Dimenticatevi le ragazze, le canne e gli amici. State in studio e non dormite. Se per te è un problema non uscire e divertirti e speri di farlo solo per i click allora stai perdendo il tuo tempo. Devi chiuderti in studio e pensare che ci sono decine e decine di ragazzini che lavorano il triplo di te e che ti possono passare sopra in ogni momento. Io per arrivare dove sono nel primo periodo non ho dormito per giorni.

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