La leggenda vuole che Notorious B.I.G. abbia chiesto a Faith Evans di sposarlo una settimana dopo essersi conosciuti. L’incontro fra il rapper più influente di sempre e l’allora stella nascente dell’R&B sarebbe avvenuto per caso su un set fotografico della Bad Boy Records, l’etichetta di Puff Daddy affiliata a Biggie (come si faceva chiamare dagli amici).
«L’idea era di sposarci in una settimana, ma era solo un’idea», precisa Faith, che non è più la 21enne acerba di quell’estate del ’94. «Ci siamo conosciuti a giugno e ci siamo sposati ad agosto». Che comunque è una follia se paragonata alle persone normali. Ma di normale, nella vita e purtroppo nella morte di Christopher “Notorious” Wallace, non c’è mai stato nulla. A scuola vinceva premi al corso di inglese, ma spacciava all’intervallo, cosa che ha continuato a fare almeno fino a 21 anni per sostenere economicamente la prima figlia T’yanna, avuta nel 1993 con un’altra donna.
Biggie pesava 160 chili, superava il metro e 91 e, fra album in vita e postumi, solo negli Stati Uniti ha venduto qualcosa come 17 milioni di copie, confermando che, in ogni caso, amava eccedere oltre che eccellere. Lo scorso 9 marzo sono ricorsi i 20 anni da quell’agguato teso mentre si trovava a Los Angeles per promuovere il suo ultimo disco, Life After Death. Quattro colpi di 9 mm sparati da un’auto ferma al semaforo di fianco alla sua, e la faida fra East e West Coast ha raggiunto il suo apice di violenza.
«All’inizio le tensioni erano solo personali, io per esempio non ho mai sentito sulla mia pelle questa rivalità», spiega Faith, «ma poi purtroppo è scoppiata una guerra. Un problema di tutti per colpa dei problemi di pochi». A 20 anni da quelle atrocità («credo fosse inevitabile»), la vedova Wallace ha deciso di rendere omaggio all’ex marito con un nuovo album, The King & I, pieno di materiale inedito e rapper di prim’ordine, con i quali Faith sfoggia una voce ancora potentissima. Snoop Dogg è uno di questi.
Fa strano, perché difficilmente 20 anni fa l’avremmo sentito rimare nello stesso disco di Biggie, sempre per colpa di quella stupida rivalità fra est e ovest. Ma, come Faith tiene a ricordarmi, The King & I vuole celebrare la vita di Biggie, non ricordarne la morte, per quanto tutt’oggi non si sappia chi abbia premuto quel grilletto, né chi abbia ordinato di farlo.
«L’ultima volta che ho parlato con Christopher è stato un mese prima che lo uccidessero», ricorda Ms. Evans, che all’epoca era già sulla via del divorzio con B.I.G. «Abbiamo litigato tanto quando stava- mo insieme, lo ammetto, ma non ho mai riso così tanto con nessun altro».