Anita Pallenberg, l’attrice, modella e storica partner dei chitarristi dei Rolling Stones Brian Jones e Keith Richards, è morta nella giornata di ieri. Aveva 73 anni.
La scomparsa dell’attrice è stata annunciata dalla collega Stella Schnabel su Instagram. La causa del decesso non è ancora nota. «Non ho mai incontrato una donna come te, Anita», ha scritto la Schnabel. «Non c’è nessuno come te in tutto l’universo. Nessuno mi ha mai capito come te. Mi hai mostrato come vivere, come crescere e come esistere… Grazie per tutte le lezioni che mi hai dato, perché sono sempre in evoluzione, mai definitive. Come te. Stiamo tutti cantando, così come ti piaceva».
Il lavoro da modella e quello da attrice erano il centro della carriera della Pallenberg, che si è anche cimentata nel design e nella pop art; negli anni ’60 era spesso ospite della Factory di Andy Warhol. I film più importanti a cui ha partecipato sono Barbarella, il cult del 1968 con Jane Fonda, e Performance, un poliziesco del 1970 con Mick Jagger.
È entrata per la prima volta nell’universo Rolling Stones a metà degli anni ’60: si era imbucata a un concerto a Monaco, in Germania. Inizialmente frequentava Brian Jones, poi l’ha lasciato per Richards. Nella sua biografia del 2010, Life, il chitarrista ha scritto che la Pallenberg l’avrebbe cercato dopo una serie di incidenti con Jones, che per primo è sempre stato molto onesto sui problemi della sua relazione con l’attrice.
Anita Pallenberg e Keith Richards hanno avuto tre figli: Marlon, Angela e Tara (quest’ultima è morta di polmonite a 10 mesi). Entrambi avevano grossi problemi con l’eroina, e nel 1977 hanno addirittura rischiato di finire in carcere a Toronton proprio perché beccati con grosse quantità della sostanza.
I due sono rimasti uniti anche dopo la fine della loro storia. In un’intervista del 2010 a Rolling Stone, Richards ha detto: «Devo dire che è stata dura. Allo stesso tempo, però, c’è un amore sotto tutta a quella robaccia. Posso dirle “ti amo, non so vivere senza di te”. Ora siamo due nonni molto orgogliosi, una cosa che non ci aspettavamo sarebbe successa».
Anita si è liberata dalla dipendenza a metà degli anni ’90, periodo in cui si è diplomata in fashion design alla Central Saints Martins di Londra. Nel decennio successivo è anche tornata a recitare: è apparsa in film come Mister Lonely e Cheri. Nelle ultime interviste che ha rilasciato raccontava della sua nuova vita tranquilla, ricca di giardinaggio e arte.
«Non sono capace di stare ferma a fare niente», ha detto al Guardian nel 2008. «Ho il mio fazzoletto di terra a Chiswick, ormai saranno tre anni. Ci vado due volte a settimana con un’altra ragazza, è davvero divertente. Coltiviamo verdure – sono vegetariana -, fragole, carciofi, porri e fave. Poi continuo i miei disegni e le mie lezioni di acquerello, ora sto seguendo un corso di botanical drawing, molto interessate». Quando le hanno chiesto cosa pensassero i suoi compagni di corso, ha risposto: «Non mi interessa! Non posso mettermi a pensare a queste cose. E poi disegnano tutti meglio di me».