Dopo che in California, a partire dal primo gennaio 2018, è stata approvata la legalizzazione della marijuana a scopo creativo, un inaspettato investitore sembra essersi gettato in quello che, stando alle previsioni, sarà un business ultra redditizio.
Come riporta la testata The Blast, pare infatti che l’ex super star del pugilato, Mike Tyson, sia intenzionato ad aprire la propria produzione di cannabis in un terreno di 40 acri in cui saranno coltivate specie “ad alto contenuto di THC e CBD”. Tyson, inoltre, ha riferito come sia sua intenzione implementare la ricerca sui benefici della marijuana, investendo su “tecnologie avanzate”.
Secondo le fonti, l’ex campione dei pesi massimi aprirà il ‘Tyson Ranch’ insieme ai soci Robert Hickman e Jay Strommen. Tuttavia, non è ancora stata diffusa la possibile data di apertura anche se Hickman ha dichiarato che i terreni californiani sono “pronti per essere coltivati”.
Jennifer Wood, politica locale, ha pubblicamente ringraziato Tyson per aver investito nella zona, dichiarando che il ‘Tyson Ranch’ porterà la marijuana terapeutica a chi ne ha bisogno, oltre che posti di lavoro e profitti per gli abitanti locali. Il terreno su cui sorgerà il ranch è situato a 60 miglia a sud ovest dal Parco Nazionale della Death Valley e a 110 miglia a nord da Los Angeles, vicino all’aerea militare della Edwards Air Force Base. Ecco perché, stando a quanto diffuso, la “massima priorità” del ranch sarà prendersi cura dei veterani di guerra.
Mike Tyson, inoltre, nella sua autobiografia < em>Undisputed Truth, aveva già confessato di aver utilizzato cannabis durante la sua carriera nel pugilato, di cui aveva spesso parlato pubblicamente. È noto l’episodio del 2000 quando Tyson, dopo aver sconfitto Andrew Golota per KO tecnico, si vide annullare il risultato dell’incontro dopo che i test stabilirono la positività alla marijuana.