Diciamocela tutta, Morrissey ci ha fatto incazzare un numero spropositato di volte. Il più grande difetto del leader degli Smiths è la schiettezza, solo che molto spesso questa totale assenza di peli sulla lingua provoca i suoi danni.
C’è stata quella volta in cui, nel 2007, ha dichiarato a NME che: «Non ho nulla contro gli stranieri, però più aumenta l’immigrazione e più l’identità inglese rischia di sparire» e giù ad accusarlo di razzismo. C’è stata poi quell’altra in cui: «Purtroppo, non sono omosessuale. Tecnicamente sono umasessuale. Sono attratto dagli umani. Ma ovviamente non tanti» e giù accuse di vergognarsi di ammettere la propria omo/bisessualità.
L’ultimo episodio controverso se vogliamo è uno capitato proprio a Roma e di cui sicuramente avrete sentito parlare perché risale allo scorso giugno. È quello che ha visto Moz litigare con un poliziotto. La versione del cantante somigliava più o meno a “un poliziotto in moto mi ha minacciato gratuitamente con una pistola” mentre quella della questura giustifica l’avvenuto aggiungendo che Morrissey stava guidando contromano in Via Del Corso. Uno scherzetto che gli è costato, più o meno volontariamente, le date in Italia fino a data da definirsi.
Insomma ne ha combinate e dette di tutti i colori e come dicevamo ha fatto incazzare parecchia gente. Però qualche volta, bisogna concederglielo, ha aperto bocca per dire cose fantastiche. E soprattutto riguardo all’opera più preziosa, importante ed elogiata della sua vita: gli Smiths.
Oggi ricordiamo una di quelle volte. Nello specifico, quando esattamente 12 anni fa Moz comunicò di aver rifiutato di riunire gli Smiths al Coachella in cambio di 5 milioni di dollari. Quando David Fricke, il giornalista di Rolling Stone USA che stava moderando l’intervista pubblica al South By South West, gli chiese se avesse considerato anche solo per un secondo la proposta del Coachella, Moz rispose: «No, perché i soldi qui non c’entrano niente.» Una risposta che sul momento scatenò le ovazioni del pubblico presente all’incontro.
Qualche anni più tardi, il Coachella tornò all’attacco alzando la posta e proponendo a Moz la stessa cifra più un festival 100% vegano e sostenibile. Immagino non ci sia bisogno di ribadire la risposta.