È da una decina d’anni che il produttore (ed ex calciatore del West Bromwich, prima di rompersi) Darren Cunningham scrive le regole grammaticali di una lingua di cui è unico parlante.
Progressivamente più astratto e nebuloso il suono dell’Actress “classico” potrebbe interpretare lo zombie della musica house in un film: il passo, impavido sui quattro quarti, è mosso da vita non più umana. Esiste, implacabile, e basta. Questo nuovo album con la London Contemporary Orchestra segue una collaborazione live al Barbican Center ed è, per chi scrive, già tra i dischi dell’anno.
Siede al crocevia di techno di Detroit, R&B e musique concrete ed è impenetrabile, terrifico e seducente come una sfinge di ruggine: basta ascoltare anche solo il requiem fantascientifico Momentum per capire che siamo su un altro pianeta.