Di questi tempi bisogna ritenersi fortunati se il clima di Roma regala una domenica dal cielo terso, inoltre non capita tutti i giorni di potersi godere un bel tramonto all’interno di un birrificio in piena attività. È bello vedere la periferia industriale un po’ desolata che si riempie di persone in assetto da festa alle porte dell’estate. Insomma c’è la cornice ideale per il lancio di “Nastro Azzurro Prime brew”, la nuova lager non filtrata dal gusto secco, nata dalla mente di Alberto Marzaioli, giovane brewmaster dello stabilimento di Birra Peroni di Roma, che ha pensato di condividere con tutti il privilegio del primo assaggio e di far assaggiare la birra subito dopo la fermentazione, con un evento esclusivo.
Nastro Azzurro si conferma “la birra che supporta il talento italiano”, coinvolgendo addetti stampa, artisti e influencer – a proposito, ci tengo a dire che all’ingresso sono stato scambiato per un influencer, probabilmente per merito della mia fantastica camicia, apprezzata anche da un intenditore come Gabriele, frontman dei Joe Victor, che si esibiranno di lì a poco.
Non prima però dell’opening live acustico di un altro talento emergente del panorama romano e italiano, Marco Galeffi, che si esibisce durante l’aperitivo, e canta bene nonostante (ci fa sapere) abbia le placche e scalda il pubblico prima della celebrazione del “The prime moment”. Sul palco salgono Sabrina Fontana (MKTG Nastro Azzurro) e Luigi Serino (direttore stabilimento) per lanciare gli spot girati dal giovane regista Mattia Montanari, all’interno dello stabilimento, per una campagna estiva profilata su contenuti digital innovativi e rivolta soprattutto ai millennial.
Anche per questo Nastro Azzurro non ha trascurato nessun dettaglio per la festa della sua nuova birra: tra un brindisi e un altro è possibile personalizzare il boccale ricevuto in omaggio, creare una gif con la propria faccia in ogni angolo, scattare selfie e mandarli direttamente in proiezione sul maxi schermo.
Poi arrivano i Joe Victor con il loro folk debosciato e sfoggiano i pezzi più famosi Love me, Disco Folk Genial, che si sposano bene con la luna piena che ogni tanto si nasconde dietro al fumo che sbuffa dal tetto dello della fabbrica in produzione.
Tra un’esibizione e l’altra va in diffusione la migliore selezione di indie italiano, tutti cantano i ritornelli di Liberato, Calcutta (okay quelli di Calcutta sono quelli più cantati), Coez, Carl Brave x Franco 126, Ghali, ma la musica si interrompe all’improvviso quando arriva il momento de Lo Stato Sociale, che ovviamente fanno saltare e sudare tutti – anche gli addetti ai lavori si scompongono durante Una vita in vacanza – portando la serata fino al dj set finale che conclude una bellissima festa che solo la birra italiana più bevuta al mondo poteva organizzare.