Il regista di Guardiani della Galassia James Gunn è stato licenziato dalla produzione del terzo film in uscita, in seguito a una serie di controversi tweet su stupro e pedofilia presumibilmente scritti in passato da Gunn e emersi online.
Gunn ha risposto scrivendo: “Molte persone che hanno seguito la mia carriera sanno che, quando ho iniziato, mi vedevo come un provocatore, facendo film e battute che erano oltraggioie e tabù. Come ho detto pubblicamente molte volte, come io sono cresciuto in quanto peersona, così è successo per il mio lavoro e il mio umorismo”.
1. Many people who have followed my career know when I started, I viewed myself as a provocateur, making movies and telling jokes that were outrageous and taboo. As I have discussed publicly many times, as I’ve developed as a person, so has my work and my humor.
— James Gunn (@JamesGunn) 20 luglio 2018
Il regista ha aggiunto: “Non voglio dire che sono meglio, ma sono molto, molto diverso rispetto a qualche anno fa; oggi cerco di radicare il mio lavoro nell’amore e nella connessione e meno nella rabbia. I giorni in cui facevo un’affermazione solo per scioccare e cercare di ottenere una reazione sono finiti”.
I Walt Disney Studios hanno preso la decisione di licenziare Gunn. Il presidente di Alan Horn, ha rilasciato una dichiarazione all’Hollywood Reporter, affermando: “Gli atteggiamenti offensivi e le dichiarazioni scoperte sul feed Twitter di James sono indifendibili e incoerenti con i valori del nostro studio. Abbiamo interrotto i nostri rapporti lavorativi con lui”.
I tweet sono venuti alla luce dopo che il sito web conservatore The Daily Caller è risalito ai post, che presumibilmente sono stati pubblicati nel 2008 e nel 2009.
Gunn ha scritto la sceneggiatura di Guardiani della Galassia Vol.3: le riprese del film avrebbero dovuto iniziare ad Atlanta in autunno, con l’uscita al cinema prevista per il 2020.