Slash ft. Myles Kennedy and The Conspirators, la recensione di Living The Dream | Rolling Stone Italia
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Slash è ancora l’eroe di cui il rock ha bisogno

Messi da parte per un attimo i Guns N’ Roses il chittarrista ha formato un dream team con cui dare a tutti lezioni di hard rock

Se un certo tipo di hard rock (sfacciato, voluminoso, divertente) che ci ha esaltato in passato ha anche un futuro, lo si deve all’inesauribile energia di Slash, che in una pausa del tour dei Guns N’ Roses che doveva limitarsi a una reunion al Coachella e invece dura da due anni, è entrato in studio con Myles Kennedy per registrare alcuni pezzi lasciati in sospeso dopo quella telefonata con Mr Rose.

Un disco pieno di riff giganteschi e assoli scintillanti, una rivendicazione della potenza e del fascino della chitarra in un momento in cui nella musica non c’è più spazio per il suo mito: se il rock è un atto di coraggio, Slash è un eroe.

E Myles Kennedy, con il suo registro vocale pazzesco e un’interpretazione sempre al di là del limite, è il suo alleato perfetto. Tutti si ispirano ai tempi di gloria dell’hard rock, ma in pochi portano avanti quel suono con la qualità di Slash e la sua nuova (seconda?) band.