«Controllo… qui non c’è scritto», scherzava ieri il presidente Conte con la giornalista che chiedeva il nome del commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, che lo scorso 14 agosto è crollato uccidendo 43 persone.
Tra le tante sfumature del concetto di opportunità politica, ce n’è almeno una che dovrebbe apparire immediatamente evidente anche ai politici populisti, a quelli che ignorano i riti istituzionali per mostrarsi più vicini alla gente: ridere, sorridere o sogghignare in prossimità di una tragedia nazionale – o della commemorazione delle sue vittime – non si può fare. Nei trenta giorni che ci separano dal crollo del Ponte Morandi, il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli è riuscito a farlo due volte.
La prima a una settimana dal crollo, con un bel selfie sorridente direttamente dalle sue vacanze, con annesso cappellino della guardia costiera. La seconda poche ore fa, ed è un capolavoro d’insensibilità umana prima che istituzionale. Con un solo colpo Toninelli è riuscito a insultare le vittime del crollo e ad azzerare la produzione simbolica dei 5 stelle. Siamo nello studio di Porta a Porta, e il ministro è accanto a Bruno Vespa. I due tengono in mano un pezzo del plastico del ponte Morandi ed è qui che parte la foto-ricordo. Il più consumato Vespa riesce a mettere su un broncetto di circostanza mentre Toninelli mostra plasticamente il nulla che vive alle spalle delle sue lenti e si apre in un sorrisetto amorfo e vacuo.
Vi ricordate i tempi in cui i 5 stelle grondavano furore contro la casta dei politici in tv giurando che invece loro eccetera? Ecco abbiamo visto il loro eccetera: vanno in tv come gli altri, ma in più ridono dei morti.
Il ponte caduto non è la metafora dell'Italia.
Questa foto è la metafora dell'Italia https://t.co/HzSDbQ11ge— mattia feltri (@mattiafeltri) 14 settembre 2018
Io sto aspettando speranzoso che qualcuno dica che questa foto è una bufala. Perché se no questa non è da dimissioni, non è da scuse (parlo per entrambi i protagonisti).
Questa è da TSO. pic.twitter.com/2STepjdaZP— Luca Bizzarri (@LucaBizzarri) 14 settembre 2018
Il plastico. E quello ride tutto contento nonostante al decreto #Genova manchino il nome del commissario, l’indicazione di chi ricostruirá #PonteMorandi e la tanto annunciata revoca della concessione ad #Autostrade. Ma #Toninelli ride comunque https://t.co/g3ZGJEZqPE
— Massimo Solani (@massimosolani) 13 settembre 2018
#13Settembre #Toninelli #Portaaporta #governodelcambiamentoinpeggio #pontemorandi pic.twitter.com/pdBwp2XFi9
— Fabri Gilli (@GilliFab) 13 settembre 2018
Vespa e il ministro Toninelli si fanno tutti contenti la foto ricordo col plastico del ponte di Genova caduto.
Senza parole. pic.twitter.com/ZzOnxg0W7b— andrea scaglia (@andrescaglia) 14 settembre 2018
Io parole non ne ho.#Toninelli #PonteMorandi #portaaporta pic.twitter.com/GDSDPXI0wD
— Ciro Pellegrino (@ciropellegrino) 13 settembre 2018