Leningrado, estate dei primi anni ’80: la scena rock è in pieno fermento. Viktor Tsoï, un giovane musicista seguace dei Led Zeppelin e David Bowie, sta cercando di farsi un nome. L’incontro con il suo idolo Mike e sua moglie, la bellissima Natacha, cambierà il corso del suo destino. Tra un triangolo amoroso e i confini della censura creativa nella Russia sovietica, Summer (Leto) racconta come i protagonisti cerchino di emergere dalla scena underground, catturati tra passione musicale, desiderio romantico e un panorama politico mutevole.
I personaggi sono basati sulle vere rockstar sovietiche Viktor Tsoi dei Kino e Mike Naumenko degli Zoopark, determinati a contrabbandare lo spirito ribelle del rock occidentale, del punk e della musica New Wave in una Leningrado pre-perestroika, ancora altamente repressiva.
Lo stesso Kirill Serebrennikov è una sorta di star in Russia. Regista televisivo, teatrale e cinematografico, è il direttore artistico del Gogol Center dal 2012. Ha messo in scena la sua prima pièce quando era ancora uno studente. I suoi film sono stati spesso selezionati per partecipare ai festival più importanti del mondo: dalla Mostra del Cinema di Venezia (Betrayal) a Cannes (The Student, nella sezione Un Certain Regard). Proprio sulla Croisette a maggio è stato presentato in concorso lo stesso Summer, dove Serebrennikov non è potuto intervenire perché si trova agli arresti domiciliari per una storia di finanziamenti pubblici.
Summer (Leto) arriva nelle sale italiane il 15 novembre.