“Assassin’s Creed: Odyssey” Ubisoft
Tutti dicevano Giappone, invece Ubisoft, per il nuovo Assassin’s Creed, ci porta nella guerra del Peloponneso per impersonare un mercenario schierato con la coalizione di Sparta o con quella di Atene. Il gameplay è vicino a quello del precedente Origins, anche se più orientato ai combattimenti.
“Call of Duty Black Ops IV” Treyarch
Un rischio coraggioso, ma calcolato. Così va definita la decisione di togliere di netto la modalità a singolo giocatore e puntare solo sul multiplayer per quello che è ormai uno sparatutto d’eccellenza. A quel punto, c’ha messo dentro di tutto: zombie, tutti contro tutti e un arsenale godurioso.
“Fist of the North Star: Lost Paradise” SEGA
Il titolo può trarre in inganno, ma è proprio lui: Ken Shiro! Non è il primo gioco a lui dedicato, ma è il primo che funziona davvero: lotte adrenaliniche e abbondanti, che impongono la scelta di uno stile proprio. Si respira tutta l’atmosfera del manga originale, anche a fronte di una grafica così così.
“The Gardens Between” The Voxel Agents
Due personaggi, livelli composti da giardini ubicati in isole oniriche e sperdute, una serie di puzzle da risolvere. Il titolo si spiega in poche parole, per lo meno fino a quando si scopre che, per avanzare nell’avventura, occorre manipolare il tempo, mandandolo rapidamente avanti e indietro.
“Soul Calibur VI” Project Soul
Sono passati sei anni dal precedente, ma l’attesa è stata ripagata: un gioco di combattimenti uno- contro-uno, dove gli avversari utilizzano armi e stili ben diversi. È un gioco difficile, che chiede pazienza, e rispetto al passato punta molto sulla difesa e il contrattacco. Grafica forse migliorabile.
“FIFA 19” EA Sports
La politica dei piccoli passi è finita e il nuovo capitolo del più venduto gioco di calcio è due passi avanti rispetto al precedente. Include (finalmente!) tutte le competizioni UEFA, la modalità Journey arriva all’epilogo, e c’è un grande assortimento di nuove mosse, in particolare nel settore difensivo.