Se David Lynch è il maestro indiscusso, quello che con Twin Peaks si è inventato la psichedelia paranoica (o la paranoia psichedelica) sul piccolo schermo, oggi sono sempre di più gli show che sembrano creati per abbattere qualsiasi tentativo di razionalizzazione e descrizione coerente. Party selvaggiamente visionari e stilosi per gli occhi e deliri che danno dipendenza per la mente. Insomma, scegli il trip che fa per te ed enjoy.
1. American Gods Prime Video
Prendi una guerra senza quartiere tra gli antichi dèi, portati negli USA dagli immigrati europei e africani, e le divinità moderne, che su suolo statunitense ci sono nate e cresciute: la tecnologia, i media, il denaro. Mettici di mezzo un ex galeotto che si chiama Shadow Moon, la cui moglie e il miglior amico sono morti in un incidente, e che viene reclutato del misteriosissimo Mr. Wednesday come bodyguard e tuttofare. Adattare American Gods, il cult pre-11 settembre di Neil Gaiman, per qualunque tipo di schermo era rischiosissimo, eppure il risultato è un miracolo visivo, un sogno ad occhi aperti in technicolor, inondato di misticismo e occulto, tipo che le monete dei leprecauni irlandesi fanno davvero resuscitare i morti. L’origine dei miti e l’aspetto fantastico sono solo una scusa per delineare un’allegoria dell’America anti Trump e per parlare di tolleranza, di diversità, di razzismo, persino di armi, anche attraverso un cast che è un perfetto melting pot: Gesù è un immigrato messicano che cammina sulle acque del Rio Grande, per dire.
2. Maniac Netflix
Owen (Jonah Hill) è schizofrenico, non distingue ciò che è reale da ciò che non lo è e ha allucinazioni del doppio di suo fratello che lo manda in inesistenti missioni da spia. Annie (Emma Stone) invece è depressa, sola e dipendente da un farmaco. Entrambi si sottopongono a una sperimentazione per curarsi attraverso esperienze indotte da pillole e da un computer, che però ad un certo punto ha un’anomalia di funzionamento. E le fantasie diventano sempre più bizzarre e oniriche, tra invasioni di alieni, Don Chisciotte e racconti fantasy, al punto che, proprio come Owen, non sappiamo più cosa sia reale e cosa no. È tutto super weird, ma in qualche strano modo anche contagiosissimo. Roba che a volte, mentre guardi Maniac, Cary Fukunaga (quello di True Detective) ti fa dubitare pure della tua di salute mentale.
3. Legion Fox
David Haller, soprannominato Legion a causa delle sue tante personalità con poteri diversi, è un mutante: può leggere la mente, controllarla, muovere le cose con il pensiero … e ha completamente perso la testa. Se la prima stagione era ambientata in un istituto psichiatrico, dove era ospite anche la fidanzata di David, Syd Barrett (sì, i riferimenti ai Pink Floyd sono infiniti), la seconda ha aumentato il fattore what the fuck? con il tema della follia che diventa collettivo, intermezzi musicali e deviazioni psichedeliche da incubo. La forza di Legion sta proprio nell’approccio del creatore Noah Hawley (quello che ha trasformato il cult dei fratelli Coen, Fargo, in uno capolavoro per la tv) alla mente del protagonista. Un rompicapo pop stilosissimo, con atmosfere retro-futuristiche anni ’70 e un’estetica da Wes Anderson sotto acidi. A volte non capirete cosa sta succedendo, ma sarà sempre bellissimo.
4. Preacher Prime Video
In un polverosissimo Texas, Jesse Custer, predicatore con un passato criminale, scopre di essere posseduto da un’entità soprannaturale in grado di renderlo onnipotente. Nel frattempo è tornata a casa la sua letalissima ex fidanzata Tulip ed è piovuto dal cielo Cassidy, un vampiro irlandese sempre strafatto e convinto che Il Grande Lebowski faccia schifo. Nella seconda stagione i tre partiranno per un viaggio on the road nel profondo Sud degli Stati Uniti, alla ricerca di Dio in persona, dato per disperso. Basata sul fumetto di culto DC degli anni Novanta di Garth Ennis e Steve Dillon, Preacher è la serie più sovversiva e meno etichettabile in onda: blasfema, coraggiosa, splatter, pulp, piena di humour nerissimo, gonza come non mai. Lo spiega bene Cassidy, dopo l’ennesima una resa dei conti: ”Una volta ho sniffato un po’ di polvere d’angelo, ho bevuto una confezione da otto di Red Bull e sono andato a un concerto di Justin Bieber. E onestamente, questo è più folle”.
5. Happy Netflix
Nick Sax, un ex-poliziotto convertito a sicario, scopre un segreto su una famiglia criminale, si sveglia all’ospedale dopo essere stato quasi ucciso e — sorpresa! — è in grado di vedere un unicorno blu con le ali detto Happy. Se aggiungiamo che il protagonista è interpretato da Christopher Meloni, potremmo fermarci qua. Mettiamoci pure che il cartoon è l’amico immaginario di una bambina che deve essere salvata da un Babbo Natale molto, molto cattivo, et voilà il delirio è completo. Happy è rude, violenta, incasinata, ma anche maledettamente divertente e molto più intelligente di quello che vi aspettate. Se non siete ancora convinti, ecco una sintesi: c’è Meloni psicopatico con un vibe alla Jason Statham che tortura fuorilegge a New York. E il suo miglior amico è un unicorno blu. Fate voi.