“Siamo noi due a presentare perché siamo le uniche persone rimaste a non aver insultato nessuno”. Ha aperto così i Golden Globe l’improbabile coppia composta da Andy Samberg e Sandra Oh, perfetta nel canzonare e insieme celebrare i candidati ai Globes e nel riflettere sul momento che lo star system sta vivendo. E in un anno in cui l’Academy fa fatica persino a mettere insieme la cerimonia degli Oscar (non esiste ancora un conduttore), i Golden Globes – sì, i caotici premi della stampa straniera di Hollywood, dove almeno la metà degli attori sono spesso un po’ brilli, sembrano quasi diventati l’alternativa salda e sana. “Un fortunato membro del pubblico,” ha attaccato la star di Brooklyn 99, “presenterà gli Oscar”, ha concluso all’unisono con la protagonista di Killing Eve. I due se la sono cavata piuttosto bene, tra complimenti gridati con voce minacciosa: “Bradley Cooper: sexy! Gina Rodriguez: pare arrivata dal cielo! Jeff Bridges: un padre!”, battute sull’aneddoto che Lady Gaga ha ripetuto spesso sul come ha avuto il ruolo in A Star is Born e polemica sul whitewashing in film come Ghost In the Shell e Aloha. A riportare all’attualità il monologo ci ha pensato la Oh alla fine: “Ho detto sì alla paura di stare su questo palco stasera perché volevo esserci per guardare questo pubblico e assistere a questo momento di cambiamento”.
A trionfare è stato Green Book che si è aggiudicato i Globes per Best Motion Picture, Musical or Comedy, Best Screenplay e Best Supporting Actor, che è andato a Mahershala Ali. Trionfo anche per Bohemian Rhapsody, premiato come Best Motion Picture, Drama e per il suo protagonista Rami Malek, che ha vestito gli scomodissimi panni di Freddie Mercury. Bene anche Roma di Alfonso Cuarón, che non potendo essere nominato come miglior film perché girato in spagnolo, ha vinto tra i lungometraggi in lingua straniera e per la regia. Delusione per A Star is Born: nonostante l’hype, Lady Gaga che ha vinto solo per Best Original Song, Shallow. Quasi sicuramente Gaga si rifarà agli Oscar, ma il mancato globo d’oro arriva come una sorpresa fino ad un certo punto: l’opera prima di Bradley Cooper è stato un successo ovunque ma soprattutto negli USA è stato applaudito come film dell’anno. E i Globe sono i premi dell’Associazione Stampa Straniera… fate voi i conti.
Per quel che riguarda la tv, The Americans, dopo essere stato snobbato a lungo è il Best Drama, mentre The Kominsky Method ha vinto come Best Television Serie, Musical or Comedy e Michael Douglas come miglior attore. Rachel Brosnahan ha conquistato per la seconda volta di fila Best Actress in a Comedy per la sua performance in The Marvelous Mrs. Maisel. Ecco i nostri best moment della serata.
Rami Malek dedica il premio a Freddie Mercury
“Questo è per i Queen” ha detto Malek, premiato per il Globe come miglior attore in un drama “è per Brain May e Roger Taylor, per aver assicurato che autenticità e inclusività esistessero nella musica, nel mondo e in noi”. Poi ha continuato: “Grazie a Freddie Mercury per avermi dato la gioia di una vita. Ti amo uomo straordinario, questo è per te e grazie a te”. Gente in lacrime, in sala, sui social e a casa.
Rami Malek dedicates his #GoldenGlobes award to Freddie Mercury pic.twitter.com/IbaA7Ww6D3
— Fabric_nation (@rksjp1990) January 7, 2019
E poi Rami ha scattato con Timothée Chalamet una delle foto più fighe della serata.
Timothée Chalamet and Rami Malek at the 76th Annual #GoldenGlobes! pic.twitter.com/b8djkoMW6S
— Timothée Chalamet Updates (@tchalametupdate) January 7, 2019
Le riflessioni di Cuarón
“Il cinema costruisce ponti e distrugge muri”. Il messaggio di Alfonso Cuarón è forte e chiaro: una stoccata alla politica anti immigrazionista di Trump e alla costruzione di un muro al confine tra Usa e Messico. Ma non finisce qui, Cuarón in conferenza stampa, dopo la domanda di un giornalista, ha riflettuto anche sulla polemica che riguarda la distribuzione di Roma su Netflix: “In quante sale pensi sarebbe uscito un film messicano, in bianco e nero, in spagnolo e mixteco, un dramma senza nessuna star? Ho avuto un’uscita molto più grande di quelle al cinema, ed è ancora possibile vederlo. Netflix e la sale insieme possono elevare il cinema e possono creare diversità. Queste piattaforme non hanno paura di fare questo tipo di film”. Grazie Alfonso!
Cuarón’s historic win with #Roma at the #GoldenGIobes:
“A Mexican film,
in black & white,
in Spanish & Mixteco,
that is a drama,
without stars” pic.twitter.com/lBuvzt3eEs— José Díaz-Briseño (@diazbriseno) January 7, 2019
Lady Gaga e la fatica di affermarsi
Il mondo è arrabbiatissimo perché Lady Gaga e A Star is Born hanno vinto solo, e prevedibilmente, il Globe per la miglior canzone originale con Shallow. Ad aggiudicarsi quello come miglior attrice nella categoria è stata invece Glenn Close per The Wife, che è rimasta chiaramente scioccata pure lei.
Glenn Close's reaction to her best actress win for #TheWife https://t.co/HVkJi3ZWdS #GoldenGlobes pic.twitter.com/t5vhFc6YkA
— Variety (@Variety) 7 gennaio 2019
Nel suo discorso di accettazione Gaga commossa, come spesso è successo nei mesi di promozione del film, ha ricordato ancora una volta la fatica di affermarsi: “Nella musica, in quanto donna, è davvero difficile essere prese sul serio come musicista e compositrice … grazie anche a Ben Rice per aver lavorato a questa canzone con noi. Ti vogliamo bene. E Bradley, ti adoro!”.
Si tratta del secondo Golden Globe per Gaga, che aveva conquistato il primo come miglior attrice in una miniserie o film per la TV per American Horror Story: Hotel. E per coronare il successo ha posato per i fotografi con l’amatissimo gesto che la sua Ally ripete spesso in A Star is Born.
Lady Gaga doing the iconic Ally Maine pose backstage at the #GoldenGlobes! pic.twitter.com/7SoWl8dpKh
— Lady Gaga Media ⭐️ (@GagaMediaDotNet) January 7, 2019
Prime volte
Oltre ad aver condotto la serata, Sandra Oh è la prima attrice asiatica a vincere Best Actress in a TV drama in quasi 40 anni per la sua interpretazione in Killing Eve e ha ringraziato mamma e papà presenti in sala in coreano. Darren Criss invece, ha portato a casa Best Actor in a Limited Series per The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, che è risultata la Best Television Limited Serie, è diventato il primo attore filippino-americano a vincere un Emmy e un Golden Globe. “È stato un grande anno per la rappresentanza e l’inclusività a Hollywood, sono così fiero di essere parte di questo come figlio di una donna filippina” ha detto Criss. “Mamma so che stai guardando, sei responsabile di tutte le cose belle della mia vita, questo premio lo dedico a te”.
Darren Criss dedicates his #GoldenGlobes award to his Cebuana mother.
| via MTV NEWS pic.twitter.com/DGvSfYu90A
— Cebu Daily News (@cebudailynews) January 7, 2019
Momenti LOL
Christian Bale ha portato a casa il Globe come Best Actor in a Musical or Comedy per la sua performance nei panni dell’ex vicepresidente degli USA Dicke Cheney in Vice e sì, ha ringraziato Satana: “Guarda un po’ che gruppo di fortunati siamo, a fare quello che amiamo. Grazie per avermi permesso di essere parte di tutto questo per così tanto tempo, grazie a mia moglie che mi ha insegnato che ‘meno è meglio’, grazie al regista Adam McKay che voleva trovare qualcuno senza carisma per interpretare Cheney… E grazie a Satana per avermi ispirato nell’interpretare questo ruolo”. E l’elemento ancora più LOL è che i satanisti qualche ora dopo l’hanno pure ringraziato. Invece Olivia Colman, che ha vinto come Best Actress in a Musical or Comedy per The Favourite, nel suo discorso di ringraziamento ha chiamato le compagne di set Rachel Weisz e Emma Stone “my bitches”. Per non parlare di Maya Rudolph e Amy Poehler che si sono conquistate una standing ovation, soprattutto quando la Rudolph ha chiesto la mano della Poehler, una sorta di flashback a quando la stessa Poehler e Tina Fey presentavano i Golden Globes. Alzi la mano chi non le vorrebbe a condurre i prossimi Oscar.
Tutti i premi:
BEST MOTION PICTURE – DRAMA: Bohemian Rhapsody
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – DRAMA: Glenn Close
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – DRAMA: Rami Malek, Bohemian Rhapsody
BEST MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY: Green Book
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY: Olivia Colman, The Favourite
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY: Christian Bale, Vice
BEST MOTION PICTURE – ANIMATED: Spider Man: Into the Spider-Verse
BEST MOTION PICTURE – FOREIGN LANGUAGE : Roma di Alfonso Cuarón, Mexico.
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE: Regina King, If Beale Street could talk
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE: Mahershala Ali, Green Book
BEST DIRECTOR – MOTION PICTURE: Alfonso Cuarón, Roma
BEST SCREENPLAY – MOTION PICTURE: Green Book
BEST ORIGINAL SCORE – MOTION PICTURE: Justin Hurwitz, First Man
BEST ORIGINAL SONG – MOTION PICTURE : Shallow, da A Star is Born
BEST TELEVISION SERIES – DRAMA: The Americans
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – DRAMA: Sandra Oh, Killing Eve
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – DRAMA: Richard Madden, Bodyguard
BEST TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY: The Kominsky Method
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY: Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs Maisel
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY: Michael Douglas, The Kominsky Method
BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION LIMITED SERIES OR FILM MADE FOR TELEVISION: Patricia Arquette, Escape at Dannemora
BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION LIMITED SERIES OR FILM MADE FOR TELEVISION: Darren Criss, The Assassination of Gianni Versace
BEST PERFORMANCE BY A SUPPORTING ACTOR IN A TELEVISION LIMITED SERIES OR FILM MADE FOR TELEVISION: Ben Wishaw, A Very English Scandal
BEST PERFORMANCE BY A SUPPORTING ACTRESS IN A TELEVISION LIMITED SERIES OR FILM MADE FOR TELEVISION: Patricia Clarkson, Sharp Objects