Leaving Neverland, il documentario sulle accuse di molestie sessuali rivolte a Michael Jackson, debutterà al Sundance Festival del 2019. “Al picco del successo, Michael Jackson instaurò relazioni con due ragazzi, di 7 e 10 anni, e con le loro famiglie”, si legge nella sinossi. “Adesso sono adulti, e raccontano la storia degli abusi subiti da Jackson, e di come sono riusciti a superarli ad anni di distanza”.
Il film – diviso in due parti, per una durata complessiva di 233 minuti – è intitolato come il famoso ranch californiano del musicista, e farà il suo debutto mondiale tra gli Special Events del Sundance.
Non è chiaro al momento chi siano gli accusatori su cui si concentrerà Leaving Neverland. Secondo la ricostruzione di the Wrap, i due fratelli che accusarono Jackson di averli molestati nel processo del 2005 hanno appena 20 anni. Il coreografo Wade Robson, adesso 36enne, ha denunciato Jackson nel 2013: sostiene di essere stato molestato quando aveva solo 7 anni. La denuncia è stata archiviata nel dicembre 2017. Il sito di Amos Pictures – la società del regista Dan Reed -, però, mostra una foto di Jackson e Robson.
“Questa è un’altra produzione disgustosa, un tentativo patetico di fare denaro ai danni di Michael Jackson”, ha dichiarato un rappresentante del musicista. “Wade Robson e James Safechuck hanno già testimoniato sotto giuramento, e hanno detto che Michael Jackson non ha fatto niente di inappropriato. Le cause milionarie intentate da Safechuck e Robson sono state archiviate, e questo cosiddetto “documentario” è l’ennesimo tentativo di rivangare accuse datate e screditate. È incredibile che un regista professionista si sia fatto coinvolgere in questo progetto”
Insieme a Leaving Neverland il Sundance presenterà The Brink, un documentario su Steve Bannon e sul tempo che ha passato lavorando per la Casa Bianca di Trump. Il festival si terrà dal 24 gennaio al 4 febbraio.