Essere Leonardo da Vinci è un film su un’intervista impossibile. Due giornalisti, uno di Roma e l’altro di New York, cercano la storia giusta per celebrare i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci. Studiano le sue opere, attraversano i luoghi dove ha vissuto e leggono le sue parole. Poi, una volta arrivati nella sua ultima dimora a Close Lucé, lo incontrano davvero. Leonardo, parlando in autentica lingua rinascimentale, concede l’intervista.
Questa, a grandi linee, è la trama di Essere Leonardo da Vinci, film scritto, diretto e interpretato dal drammaturgo Massimiliano Finazzer Flory, che ha costruito la sua storia intorno alle parole autentiche di Leonardo. L’obiettivo, oltre a raccontare Leonardo come uomo, inventore, pittore e medico, è celebrare l’eccellenza come modello di vita. «Ci sono state centinaia di bellissime mostre su Leonardo e migliaia di libri soprattutto di storici dell’arte. Ma nessuno aveva mai portato in scena il pensiero e le parole autentiche di Leonardo, la sua lingua», ha detto Finazzer Flory ad Artribune.
Il film – che nasce come opera teatrale -, è stato premiato nella sua versione cortometraggio come “Best Indie Filmmaker” al Top Shorts Film Festival January 2019, ed è tra i candidati ai Los Angeles Film Awards e ai New York Film Awards 2019. Dopo la première negli Stati Uniti, a Rhode Island, il film arriverà nelle sale italiane a maggio.