Si è conclusa alcuni minuti fa la conferenza stampa che anticipa prima serata del 69° Festival di Sanremo, in onda da questa sera su Rai 1. Oltre a presentare le attività collaterali alla kermesse che si terranno nella città, e il DopoFestival di Rocco Papaleo, in conferenza si è tornati sulle polemiche degli ultimi giorni.
A parlare è soprattutto la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis: prima la smentita dell’indiscrezione di Dagospia sulle dimissioni di Claudio Baglioni – «Non credo che sia neanche mai lontanamente esistita questa cosa delle dimissioni. Claudio si confronta con tutti i vertici e il confronto è d’obbligo perché Sanremo è l’asset principale della Rai. Ma la notizia delle dimissioni la smentisco, è sinceramente infondata» -, poi una battuta sul presunto conflitto d’interessi – «Se Quincy Jones non fosse stato il produttore di tantissimi grandi artisti non ci sarebbe We are the World».
Alla fine è stato impossibile evitare le polemiche politiche, che la De Santis cerca di allontanare con uno strano discorso sulla polis e sull’inevitabile natura politica di tutte le canzoni – «Raccontare storie personali vuol dire politicità» -, e nemmeno la questione degli sbarchi, che la direttrice ha liquidato così: «Gli sbarchi ormai stanno diventando un luogo comune ricorrente. Potrei annunciare una mia nuova trasmissione: si chiamerà Sbarchi, in onda il sabato sera. Non è una battuta, potrebbe diventare un gioco satirico».