Cari cantanti indie, basta con 'ste ventenni mezze nude nei video, grazie | Rolling Stone Italia
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Cari cantanti indie, basta con ‘ste ventenni mezze nude nei video, grazie

Gradiremmo un po' di originalità. E invece siamo intrappolati nei sogni bagnati di cantanti frustrati che nella vita non scopano

Cari cantanti indie, basta con ‘ste ventenni mezze nude nei video, grazie

Tra le tante mansioni del mio infausto lavoro, c’è anche quella di ricevere le proposte per le anteprime video. Molte volte succede che queste proposte non sono pubblicabili, perché magari il video è fatto male o viceversa il pezzo è orrendo e quindi si rimedia con quello che si può nella clip.

Altre volte l’idea ci sta e anche se non è originalissima potrebbe aggiungere valore al sito, o sarcazzo qualcosa del genere. E poi ci sono quelli che sulla carta non hanno niente di male, come quello che mi hanno appena mandato per mail, ma che appartengono a una categoria sempre più frequente, così frequente che ormai sembra sia stata eletta a standard.

Sto parlando del binomio cantante nostrano indie (o meglio, itpop, l’indie vero è tutt’altra cosa di tutt’altra epoca) e ragazze ventenni bellissime, mezze nude che fanno le splendide nei loro video. Lui ci mette la voce effettata, la base synthwave 80’s e non appare nel video perché come molti cantanti indie è proprio un caso umano che non si può vedere. Mentre le immagini vengono affidate a sequenze al rallentatore di studentesse universitarie ammiccanti, che si rotolano da sole nel letto pensando a chissà cosa. O peggio, che giocano l’una con l’altra a bordo piscina guardandosi lascive che chissà poi che succede dopo. Insomma, lui canta, loro fanno le idiote sexy.

Non ho fatto un singolo nome in questo mini sfogo scritto, perché sostanzialmente non ce n’è bisogno (in cima all’articolo c’è un fotogramma tratto dal video di Oroscopo di Calcutta, ma è solo perché forse è quello l’artista che tutti stanno imitando in questo momento). Quanti ne stanno uscendo di video così? E non vuole essere nemmeno uno sfogo moralista perché il problema del sessismo ahimè non è una novità, né nella musica né altrove. In più, probabilmente (mea culpa) qualcuno di questi video l’avrò pure messo online su questo sito. Ma la cosa è diventata asfissiante. Forse nel 202 potremmo meritarcela un po’ di originalità, anziché dei sogni bagnati di cantanti frustrati perché copie di altre copie che nella vita vera non scopano.

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