Stanley Donen è morto all’età di 94 anni. Era l’ultimo pezzo dell’età dell’oro di Hollywood. La notizia, scrive Variety, è stata lanciata da un tweet di Michael Phillips del Chicago Tribune in cui il giornalista spiegava di aver ricevuto conferma da uno dei figli di Donen.
Confirmed by one of his sons this morning: Director Stanley Donen has died at 94. With Gene Kelly he brought ON THE TOWN and SINGIN’ IN THE RAIN into the world; on his own, 7 BRIDES, CHARADE and TWO FOR THE ROAD. A huge, often neglected talent. #StanleyDonen
— Michael Phillips (@phillipstribune) 23 febbraio 2019
Sebbene non sia mai stato candidato all’Oscar per nessuno dei tanti lungometraggi che ha diretto, Donen ha ricevuto la statuetta alla carriera nel 1998 “per l’insieme del suo lavoro caratterizzato da grazia, eleganza, arguzia e innovazione visiva”.
I suoi film erano noti per il loro ritmo vivace, le sceneggiature spiritose e il look elegante (grazie alla fotografia, al montaggio, ai costumi e all’art direction che creavano effetti visivi straordinari). Anche dopo aver smesso di fare musical, i movimenti della sua cinepresa e la disposizione degli attori nelle commedie e dei drammi successivi riflettono coreografie precisissime.
Donen debuttò nel 1940 come ballerino a Broadway nel musical Pal Joey e fu in quell’occasione che conobbe Gene Kelly, con cui iniziò un lungo sodalizio professionale. Dopo qualche anno come coreografo alla MGM, di cui fu una delle maggiori forze creative, nel 1949 esordì alla regia proprio in coppia con Kelly con Un giorno a New York, film musicale che usciva dagli studios per girare nelle strade.
All’inizio fu messo in ombra dalla celebrità dei talenti con cui lavorava, come Kelly appunto e George Abbott. Ma Donen si fece poi ben conoscere con musical come Sette spose per sette fratelli, commedie romantiche sofisticate come Indiscreto e thriller come Sciarada.
Tuttavia, Donen è stato spesso sottovalutato ed accusato (erroneamente) di favorire lo stile piuttosto che la sostanza. Ma molti dei suoi film hanno acquisito importanza nel tempo. Anche se Cenerentola a Parigi (1957) con Fred Astaire e Audrey Hepburn e il faustiano Il mio amico il diavolo (1967) non raccolsero molti consensi in quel periodo, negli anni seguenti ebbero grande successo e del secondo fu persino fatto un remake nel 2000.
Insieme a Vincent Minnelli, Donen è stato l’artefice più incisivo della nuova maniera di concepire il musical: Cantando sotto la pioggia del 1952, che co-diresse con Gene Kelly, mette la danza e le parti cantate al servizio della narrazione e secondo molti è il miglior musical hollywoodiano mai realizzato.
Donen era anche particolarmente tagliato per la commedia, come dimostrò più e più volte: L’erba del vicino è sempre più verde o Quei due con Rex Harrison e Richard Burton, fino alla struggente Due per la strada del 1966 con Audrey Hepburn e Albert Finney, che è stato uno dei grandi film romantici degli anni ’60.
Il regista diresse anche un paio di gialli ‘rosa’ come Sciarada e Arabesque e nel 1978 rese anche nostalgicamente omaggio alla Hollywood dell’oro con Il boxeur e la ballerina.