Il successo, a volte, fa male. Player Unknown Battle Ground, anche conosciuto come PUBG, è stato censurato in Nepal poiché ritenuto troppo coinvolgente. In pratica, l’agenzia investigativa nazionale ritiene che bambini e teenager siano troppo presi dal gioco ideato da Brendan Greene e, sebbene non vi sia stato alcun incidente di sorta ascrivibile al titolo, ha chiesto all’autorità per le telecomunicazioni nepalese di bloccare le partite a PUBG tramite l’intervento di operatori telefonici e Internet. La decisione sarebbe stata presa dopo le numerose proteste da parte di genitori preoccupati dal fatto che i loro figli si distraggono da studio e altre attività per giocare tutto il giorno con il titolo. E così ecco il blocco, già operativo dal 11 di aprile.