Konami Anniversary Collection: Arcade Classics – Recensione | Rolling Stone Italia
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Konami Anniversary Collection: Arcade Classics – Recensione

Non esiste futuro, per chi non conosce il proprio passato

Non sono molte le case produttrici di videogiochi che possono già festeggiare il proprio cinquantesimo anniversario. Konami è una di queste e, non a caso, si tratta di una delle compagnie che hanno contribuito a rendere tanto spettacolari i primi anni dei videogiochi. Da Frogger a Track & Field, da Gyruss a Green Beret, nei suoi anni migliori questa storica azienda ha creato alcuni dei titoli più iconici della storia, spaziando da un genere all’altro senza mai rinunciare a sperimentare. Sfortunatamente, della Konami di un tempo non resta che una flebile ombra. Per soffiare sulla cinquantesima candelina, la compagnia giapponese ha deciso di pubblicare diverse raccolte, tra cui questa Anniversary Collection: Arcade Classics.

Il bellissimo Salamander è presente nella sua versione occidentale, chiamata Life Force.

Pur disponendo di un catalogo sconfinato di pietre miliari, i responsabili che hanno scelto i titoli da inserire nella raccolta si sono concentrati quasi solo sul genere degli shooter, con l’unica eccezione di Hunted Castle, il capitolo di Castlevania sviluppato per le sale giochi. Non è stato fatto alcun lavoro di ricerca e nessuno si è preso la briga di dare un senso logico alla selezione. Konami non ha fatto altro che recuperare i giochi già riproposto in altre occasioni, raggruppandoli in una misera raccolta per le piattaforme attuali.

Pigrizia e approssimazione

La scarna selezione di titoli non è l’unico motivo di delusione davanti a questa raccolta. Anche le grafiche usate per l’interfaccia, le opzioni messe a disposizione dei giocatori, i contenuti aggiuntivi e la qualità dell’emulazione lasciano a desiderare. A differenza di quanto accade in altre raccolte più curate, in questo caso non è nemmeno possibile scegliere fra le varie edizioni dei giochi proposti, nonostante le evidenti differenze tra le pubblicazioni giapponesi e quelle del mercato occidentale. I filtri disponibili per plasmare l’esperienza in base alle proprie esigenze sono pochi e spesso non lasciano spazio ad alcun tipo di personalizzazione. L’esempio lampante è il modo in cui viene gestito il passaggio dal formato 4:3 originale al 16:9 dei televisori attuali, con l’immagine spalmata brutalmente senza alcun tipo di accorgimento. Konami non si è sforzata nemmeno per realizzare delle cornici degne di nota con cui riempire gli spazi neri ai margini del formato 4:3. Quelle presenti, sono poche e fin troppo anonime. Sebbene il comparto grafico sia stato riproposto in modo fedele alle controparti originali, lo stesso non si può dire dell’audio, spesso troppo compresso e a tratti irriconoscibile rispetto agli iconici suoni di riferimento.

In alcuni casi le bande nere laterali sono piuttosto invasive e le cornici anonime non migliorano la situazione.

La delusione dei contenuti extra

Ripercorrere la storia di una compagnia produttrice di videogiochi non vuol dire semplicemente mettere insieme alcuni dei suoi titoli, ma vuol dire celebrarne il lavoro, i successi e perfino i fallimenti. Vuol dire raccontare alle nuove generazioni ciò che ha reso unica la società, concentrandosi anche sulle persone che l’hanno resa grande. I contenuti aggiuntivi della Konami Anniversary Collection sono raccolti in un semplice documento in formato pdf, digitalizzato e inserito all’interno del pacchetto. L’interfaccia per consultarlo è scomoda e non permette di godere al meglio del poco materiale di qualità selezionato per l’occasione. Il documento contiene una manciata di curiosità legate ai titoli presenti nel pacchetto. Alcuni dei contenuti, come l’intervista a sviluppatori storici o la bellissima illustrazione di Gradius mostrata in versione incompleta e nella sua forma finale, lasciano intravedere un frammento di ciò che questa raccolta sarebbe potuta essere. Il resto, purtroppo, è l’ennesima delusione di fronte a un lavoro poco curato.

Questa doppia pagina è la parte migliore del documento con i contenuti aggiuntivi.

Un’occasione sprecata

È davvero impossibile non considerare la Konami Anniversary Collection un’occasione sprecata. Con questa raccolta la compagnia avrebbe potuto far riscoprire alle nuove generazioni un frammento importante della storia dei videogiochi, arricchendo l’intero pacchetto con informazioni preziose raccontate direttamente dagli sviluppatori. La compagnia avrebbe potuto seguire la strada virtuosa già mostrata da Capcom ed SNK con le loro rispettive raccolte, ma ha preferito cercare di ottenere il massimo, con il minimo sforzo. Il risultato è un progetto senza capo né coda, un’accozzaglia di giochi in un pacchetto approssimativo e privo di della passione che avrebbe meritato. Konami ha dimostrato di non ricordare nulla del proprio glorioso retaggio e questo, almeno in parte, dovrebbe farci comprendere meglio le origini della sua crisi attuale.

Produttore: Konami

Distributore: Halifax/Digital Bros

Lo puoi giocare su: PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PC