Sintetizzatori analogici, chitarre riverberate e atmosfere rigorosamente lo-fi. Mancava, nel panorama italiano, una band come i Sacramento: tra Mac DeMarco, Alex Cameron e Connan Mockasin, la band milanese è fresca dell’esordio Lido, uscito il 10 maggio per La Tempesta. Lido è un piccolo gioiellino, sempre sospeso tra revival anni ‘80 e ironia psichedelica, suonato e prodotto con eleganza da una band che sembra avere le idee chiarissime sul suo suono. Ci sembrava logico, quindi, chiedergli di scegliere i 10 brani che lo rappresentano al meglio.
“I’m Not In Love” di 10cc
“Be quiet, big boys don’t cry”, sussurra la segretaria dei 10cc nell’intermezzo. Non riesco mai a darle retta.
P.S. Si dice che il nome della band faccia riferimento alla quantità media di sperma eiaculata da un uomo adulto. Fate voi.
“Sign O’ The Times” di Prince
Uno dei pezzi più potenti del principe del sintetico. Shake your hips, babies.
“Delirio Mind” di Scotch
Avete visto la copertina di questo disco?
“Goodbye Stranger” di Supertramp
Un falsetto superlativo in un pezzo che fa anche parte della colonna sonora di uno dei nostri film preferiti, Magnolia di Paul Thomas Anderson. Piovono rane.
“Candy May” di Alex Cameron
Casi umani parte 1: Alex è un genio e tutti vorrebbero saper ballare come lui.
“You’re The Best Thing” di The Style Council
Limoni assicurati. Se volete, potete strapparvi il cuore dal petto anche adesso.
“Life in Tokyo” di Japan
Non sono mai stato in Giappone, ma ora non ne sento più il bisogno.
“Simpatico” di Gary McFarland & Gabor Szabo
Vorrei potermi svegliare tutte le mattine con questo pezzo.
“Konichiwa” di Donny Benet
Casi umani parte 2: Tutto giusto. Donny non ne sbaglia una e pensiamo che mai lo farà.
“Johnny and Mary” di Robert Palmer
La playlist è finita, ma adesso provate a stare fermi, con questa.