Nick Cave ha risposto ad un fan omofobo nel Q&A sul suo sito web The Red Hand Files, che usa per interagire con i suoi ammiratori: “Ti stanchi mai di tutte le pretenziose lesbiche grasse che amano la tua musica?”, ha chiesto George dall’Alabama. Cave ha risposto: “Gesù disse sulla croce: ‘Perdonali perché non sanno quello che fanno’. George, penso che Gesù parlasse direttamente con te.”
Nell’ultimo anno, il frontman dei Bad Seeds ha usato parecchio la pagina: dai consigli sulla scrittura delle canzoni (ha anche donato a un fan un suo brano), fino a dichiarare che “nella sua forma attuale, la musica rock non merita di essere salvata”, oppure ricordare la sua esibizione a Manchester dopo l’attacco terroristico del 2017 come “il concerto più emozionante della sua carriera”. The Red Hand Files è diventato un vero tesoro per i sostenitori irriducibili.
Nei giorni scorsi Cave ha risposto a un’ammiratrice tedesca che gli ha chiesto: “Ricevi commenti o domande sgradevoli o fastidiosi tramite The Red Hand Files? Spero di no! Grazie mille per questo progetto e per la tua musica!”. Prima di rispondere, Cave ha citato George. “Personalmente amo molto il tuo lavoro, ma trovo la maggior parte dei tuoi fan insopportabili. Mi sto solo chiedendo se la pensi allo stesso modo”.
“Qualche settimana fa, a uno dei miei eventi mi hanno fatto una domanda”, ha proseguito. “Stavo difendendo il diritto delle persone di dire quello che volevano. Stavo difendendo il diritto della gente di offendere. In breve, difendevo l’idea della libertà di parola. Sembra che in questi giorni la libertà di parola sia caduta in disgrazia”.
“Il concetto è stato polarizzato da alcuni ed ora un sostenitore della libertà di parola viene spesso visto – in maniera bizzarra – come qualcuno allineato all’estrema destra. Tuttavia, credo che, anche se dovremmo avere il diritto di dire quello che vogliamo, esistono delle conseguenze per quello che diciamo e, soltanto perché possiamo parlare liberamente, questo non ci deve rendere immuni alle conseguenze”.
“Nell’interesse della libertà di parola, George, ti ho dato una piattaforma”, ha continuato il cantante rivolgendosi al fan. “Comunque, e sto facendo delle ipotesi, credo che il 99% delle persone che leggono la tua domanda penseranno che tu sia, un po’ stronzo. Ma potrei sbagliarmi, potrebbero essere anche di più. Ora, tu potresti replicare “e allora? Nessuno sa chi sono. In che modo mi può colpire questa cosa? Potresti pensarlo, ma sbaglieresti”.
“Non credo che il tuo anonimato ti protegga, più di quanto creda che l’anonimato protegga hater e troll sui social media. Penso che esistano dei percorsi psichici per cui la negatività che creiamo alla fine ci torna indietro”.
Cave ha aggiunto: “George, non è troppo tardi per te, puoi ancora fare la cosa giusta”.