Dopo mesi di discussioni Sony, Microsoft e Nintendo, dietro la spinta dell’Entertainment Software Association, hanno deciso di prendere una posizione più netta riguardo il fenomeno delle casse premio imponendo chiarezza ai loro partner commerciali.
Da adesso in poi, tutti coloro che vorranno pubblicare un titolo su Switch, PlayStation o Xbox che comprenda acquisti in-game con un sistema di ricompense casuali, dovranno rendere note le percentuali di ottenimento di ciascun oggetto, che di solito sono estremamente basse per quelli più rari. D’altra parte, questo tipo di informazioni sono già rese pubbliche in moltissimi titoli mobile di rilievo, dove il fenomeno delle loot box è nato e si è sviluppato.
Tra i publisher che hanno firmato il documento che li impegna a garantire più trasparenza per gli utenti: Activision Blizzard, Bandai Namco, Bethesda, Bungie, EA, Take-Two Interactive, Ubisoft, Wizards of the Coast e Warner Bros.
La notizia è stata annunciata dall’ESA in un comunicato stampa dopo aver partecipato a un workshop organizzato dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti proprio sul tema delle casse premio.
L’associazione ha fissato al 2020 il termine entro il quale le nuove politiche verranno implementate. Queste si applicheranno ai nuovi giochi in uscita e agli aggiornamenti di quelli già esistenti.
Lo scorso anno l’Entertainment Software Rating Board ha acconsentito ad ampliare i propri criteri di valutazione per includere un avviso sulla presenza di acquisti in-game sulla confezione dei giochi. Questa e le altre innovazioni del genere contribuiranno, come specifica l’ESA, a impegnare i membri dell’associazione ad “ascoltare i loro clienti e a fornire ai consumatori le informazioni che servono per attuare scelte più consapevoli”. Con l’evoluzione del settore e la comparsa di nuove possibilità, l’associazione “prospetta un dialogo aperto con la propria community”.