Young Thug non ha mai smesso di credere in se stesso | Rolling Stone Italia
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Young Thug non ha mai smesso di credere in se stesso

Il genio musicale di Atlanta ci parla del suo nuovo album "So Much Fun", di quella volta che ha parlato di Tupac con Jay-Z e del prossimo disco, "Punk", in cui per la prima volta si apre al mondo

Young Thug non ha mai smesso di credere in se stesso

Young Thug vuole parlare di fiducia. Nello specifico, della fiducia che dovremmo avere in lui, perché lui ce l’ha sempre avuta. In più di un momento nella nostra conversazione telefonica, lui si sofferma attorno ai punti più bassi degli ultimi anni e i vari arresti, problemi familiari, critiche e disastri commerciali che sono seguiti. Invece, Thug vuole concentrarsi sull’ottimismo di questo momento e sul potenziale dell’immediato futuro.

Il suo ultimo album, So Much Fun, dovrebbe vendere fra le 125 e le 150mila copie equivalenti nella sua prima settimana, che non è solo la settimana più importante settimana della sua carriera ma anche quella che potrebbe dargli per la prima volta un album al primo posto delle classifiche. Il singolo di punta del progetto, The London feat J. Cole e Travis Scott, è il suo pezzo di maggior successo e chiunque da Post Malone a Ed Sheeran a Lil Nas X ha richiesto il suo talento negli ultimi mesi.

«Ho affrontato la tempesta» dice. «Una volta che questo album sndrà al primo posto, la tempesta cesserà. Si calmerà. È uno dei motivi per cui ho voluto che fosse divertente, perché sentivo che sarebbe andato al primo posto. Sentivo che sarebbe stato il disco di maggior successo della mia carriera. E sento che sarebbe successo nonostante tutto ciò che ho passato. Ecco perché volevo che fosse So Much Fun, perché volevo guardare indietro a questo disco e pensare “Wo, ecco come ho sconfitto l’oppressione e le difficoltà.”

Dopo un decennio di pronostici dell’industria e dei media, i risultati di mercato di Thug finalmente combaciano con la sua immensa influenza. Mentre parliamo, il ragazzo prodigio di Atlanta dissolve tutte le nozioni e i preconcetti sulla vecchia star solitaria. La narrazione principale della carriera di Thug era basata sull’inflessibilità (interviste evitate, presentazioni fatte a caso, infiniti leak, progetti abbandonati) ma ora, almeno al telefono, irradia un’energia calma.Thug sa di aver costruito una carriera sulla sua natura imperscrutabile, ma le nuove generazioni da lui create (Gunna, Lil Keed) sulla sua YSL Records e le conversazioni con i grandi come Jay-Z rendono il futuro molto più limpido, almeno per lui. Qualcuno dovrà pur essere il nuovo Tupac.

Young Thug - The London (ft. J. Cole & Travis Scott) [Official Audio]


Se le proiezioni sono esatte, il disco sarà un successo. Conta davvero per te il successo commerciale?
No, non conta per me, perché è uno sport. Non è una questione di numeri, mi importa crescere. Voglio che la gente sappia che non c’è niente come crescere. E che devono avere fiducia, fiducia in me. È l’unica ragione per cui mi importano i numeri adesso. Ma non m’importano i numeri, ho visto artisti vendere un milione di copie in una settimana e poi non riuscire a vendere un biglietto del concerto. Vendere 5000 biglietti ma milioni di copie. Ho visto artisti vendere 10mila copie e andare sold out con il tour subito. Voglio solo crescere e che la gente abbia fiducia in me.

A livello emotivo ed emozionale com’eri messo durante la creazione del disco?
Ho sempre avuto fiducia. Ero fiducioso che fosse un momento perfetto per me. Perfetto per far uscire il disco. La mia forma mentale era perfetta. In fatto di musica, la mia forma mentale è sempre stata perfetta anche quando i soldi non c’erano, avevo problemi a casa o nel mondo reale o se qualcuno dubitava di me o se avevo processi in corso. Non mi sono mai spezzato sotto il peso di queste cose. Ho sempre tenuto un equilibrio che mi ha permesso di superare gli ostacoli.

È vero che J. Cole è il produttore esecutivo del disco?
Dovreste chiederlo a lui. Abbiamo clausule di non divulgazione, moduli da firmare. Lui è come un principe ormai. Se qualcosa su di lui viene fuori, vorrebbe che tutti lo sapessero.

Ci sono stati molti più video, interviste e articoli su di te quest’anno. Cosa ti ha spinto ad aprirti di più coi fan e la stampa?
Non ho mai lasciato entrare nessuno e mi sono tenuto alla larga da tutto ciò per via delle critiche. Cose semplici, che a me non farebbero male ma che ne farebbero alle persone attorno a me. Cose così.

Per buona parte del 2018 sembrava che stessi investendo molto tempo e denaro sulla YSL e i suoi artisti. Che differenza c’è fra essere il capo di un’etichetta e un rapper con una carriera individuale?
La mia carriera riguarda me, la mia etichetta, fare riunioni per discutere dei miei affari, la mia vita, i miei possedimenti e l’etichetta non riguarda me. Riguarda altre persone.

Young Thug - Bad Bad Bad ft. Lil Baby (Official Audio)


Che effetto fa vedere Lil Keed e Gunna diventare delle star?
Sono naturalmente contento. Ho sempre saputo in che campo questi ragazzi potevano spaccare. Per voi, i critici e i fan è stata una sorpresa, ma non per me. Ho sempre creduto in Gunna, Keed e Lil Baby, sono i miei fratellini minori. Ho insegnato loro il gioco dalla mia posizione.

Com’è stato collaborare con loro in questo disco? Sembri ringiovanito. Sembri un altro Thug quando sei nella loro stessa traccia.
Mi dà un altro tipo di spinta perché sono loro, sono entrati nel gioco, sono parte della famiglia. E poi già solo sapere che sono io una delle ragioni per cui ora sono ciò che sono, mi dà la carica. Umilmente, sono stato una delle ragioni mentali, non fisiche. Sono stato un mentore per questi ragazzi, li ho tenuti nel sentiero che ora stanno percorrendo da soli. Non spendere soldi, non fare questo, non fare gli errori che ho fatto io. Mi rende davvero felice.

Questi ragazzi si stanno facendo una strada, l’ho sempre voluto. Non è qualcosa che è successo a caso, non è come se ora “Lil Baby ti oscurerà totalmente e io devo seguire la sua ombra”. No, Lil Baby è il mio fratellino. Davo 20mila, 50mila dollari a Baby ancora prima che iniziasse a rappare. Non era questione di immagine. Era puro amore, struttura.

Ti piace ancora essere un rapper oppure la vita da celebrità ti sta stancando?
Ho sempre desiderato questo. Non penso mi stancherò mai. Me lo godo ogni giorno. Mi piace fare foto, mi piace che la gente chieda di farle anche nei giorni in cui non le faccio. Se non voglio farla, rispondo “No, non mi piace fare foto, ma grazie mille”. Non mi stancherò mai. Sento gli altri artisti lamentarsi, dicono che è stancante ed è frustrante. Ma io non capisco. Magari non lo hanno mai sognato per davvero, come me. Ho sempre sognato queste cose. Come potrei averne abbastanza?

Cosa separerà Punk da So Much Fun?
So Much Fun non ha nessun piano. È solo per divertirsi. Il nome dell’album è esattamente ciò che significa. Non c’è un significato nascosto, è stato semplicemente divertente. Non voglio neanche che pensiate a qualcosa quando dico metafore nelle rime o cose del genere. Non voglio che sia di difficile comprensione. Voglio che sia festa e basta. Se non stai facendo festa, se non è venerdì e non hai appena ricevuto lo stipendio e non sei in macchina con gli amici, se non sei in discoteca sbronzo, se non ti stai divertendo come vuoi, allora non ascoltare questo album.

La differenza con Punk è che in Punk mi sono confidato sulla mia vera vita. Mi sono confidato su tutte le situazioni che ho affrontato, mi sono aperto e ho lasciato entrare i fan.

La gente sta cominciando a classificare i migliori album del decennio. Quale dei tuoi album preferisci?
Vorrei dire Punk, anche se non è ancora uscito. Probabilmente sarebbe lui il mio migliore album, perché parla di vita vera. È più Tupac. Lui poteva diventare uno dei migliori rapper al mondo perché rappava per davvero. Ho parlato con Jay-Z una volta e mi ha detto: “Dobbiamo imparare a continuare con ciò che faceva Pac. Pac era un insegnante. Pac insegna.” Questo album che pubblicherò presto, Punk, sarà forse il migliore di tutti perché insegna, ti dà lezioni di vita, ti insegna a essere umano. È molto verbale.

Cosa ha spinto te e Future a includere Lil Baby e Gunna in Super Slimey 2?
L’impatto che Lil Baby e Gunna hanno avuto quando sono usciti coi loro progetti. Abbiamo sempre ragionato come “Diamine, non c’è migliore duo di questo, eccetto che per quei ragazzi.” E poi questi sono davvero i nostri fratellini, Future ha insegnato loro tanto. Ci siamo insegnati a vicenda tanto.

Quale pensi sia il più grande aspetto di te che viene malinteso?
Chi sono, la mia stessa essenza viene malintesa.

Pensi che la gente capirà mai chi sei per davvero?
La gente continua a non capire. Pubblico questo album, Punk, anche per far conoscere alla gente un po’ della mia vita, farle capire un po’ più della vita in sé. Non so se voglio che capiscano, voglio che si sappia però che non sono capito. Rende tutto più teso, perfetto.

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