La star del K-pop Goo Hara è stata trovata morta ieri nella sua casa di Seoul, in Corea del Sud. La cantante, già attiva nella girl band Kara, aveva 28 anni.
Il corpo senza vita della ragazza è stato trovato da un conoscente nelle prime ore di domenica 24 novembre. Secondo il dipartimento di polizia di Gangnam, citato da Associated Press, la causa della morte è ancora incerta. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, la polizia non esclude il suicidio.
Come riporta la BBC, poche ore prima della morte Goo aveva postato una sua foto sdraiata a letto, dando la “buonanotte” ai suoi 1,6 milioni di follower su Instagram.
Goo ha iniziato la carriera nel 2008 nella girl band K-pop Kara, per poi intraprendere il percorso solista nel 2016. Lo scorso maggio, aveva tentato il suicidio: era stata trovata priva di sensi in casa e ricoverata in ospedale. In seguito si scusò per aver causato “preoccupazioni”.
“Mi sto riprendendo”, aveva detto in in un’intervista rilasciata qualche tempo dopo. “Soffrivo per una serie di problemi che si erano cumulato uno sopra l’altro… Ma ora ho il cuore d’acciaio e cercherò di stare bene”.
Nell’ultimo anno, tuttavia, Goo era stata bersagliata dai tabloid dopo che un ex fidanzato aveva minacciato la cantante di rendere pubblico un sex tape.
La morte di Goo arriva appena un mese dopo la morte di un’altra star di K-pop, Sulli, suicidatasi all’età di 25 anni. L’ex cantante delle f(x) era una figura di spicco nel movimento femminista in Corea. Secondo il Guardian, Sulli e Goo erano “amiche intime”.