Cerith Win Hevans – “….the Illuminating Gas”
L’Hangar ospita questa mostra di luce, di suono e di forme che trasforma lo spazio in un grande contenitore di segni luminosi da decifrare. Pulsano, vibrano, celebrano l’immateriale presenza di un gesto, o di una danza (Neon Forms – after Noh 2015_2019); citano anche Duchamp e Le grand verre (Radiant Fold 2017_2018), come anche costellazioni ed eclissi. Ventiquattro le opere, tra lavori storici e nuove produzioni, che vengono ospitate nello spazio espositivo.
StarStarStar è la prima installazione che incontriamo realizzata appositamente per lo spazio PirelliHangarBicocca. Altissime colonne di luce, composte da infiniti tubi LED, richiamano alla memoria templi classici e al contempo interni pulsanti di astronavi viste in Star Wars. I LED hanno sostituito le lampade ad incandescenza, e in questo processo l’artista riflette su come alcune tecnologie siano intrinsecamente legate all’obsolescenza. In un costante processo di traduzione e trasposizione di linguaggi, codici e impulsi sonori, Cerith Wyn Evans, si focalizza sul linguaggio e sulla percezione di elementi effimeri, oltre che sulla centralità della dimensione temporale e del concetto di durata nella fruizione di un’opera. Una passeggiata che sicuramente saprà far risuonare le nostre percezioni.
Quando: Fino al 23 febbraio 2020
Dove: Pirelli Hangar Bicocca
UGO LA PIETRA – La città domestica
La galleria Bianconi ospita la ricerca di Ugo La Pietra sviluppata nel decennio dal 1969-79 in cui sono raccolti alcuni dei suoi lavori emblematici. Seguendo il principio “Abitare è essere ovunque a casa propria”, La Pietra trasforma gli oggetti urbani in complementi per l’abitare domestico. L’artista intende restituire all’uso, e alle pratiche sociali, quanto gli era stato sottratto. E questa modalità di profanazione sceglie la forma del gioco, l’impulso della trasformazione ci restituisce l’intento artistico. Appropriandosi cosi di una nuova accezione, e liberando l’oggetto dall’uso per il quale era stato destinato ci ritroviamo davanti ad un teatrino costruito con coni spartitraffico, un tavolino con i famosi panettoni di E.Mari, e angeli custodi come lampade. Da sempre attento indagatore delle forme di potere che informano la città e i corpi che la abitano, Ugo La Pietra ha cercato, con il proprio lavoro, non solo di mettere a nudo le tattiche di controllo e i limiti che la regolano, ma le modalità ancora possibili di intervento. Senza mai pretendere di trasformare il paesaggio fisico quanto la nostra relazione con esso.
Quando: Fino al 20 dicembre 2019
Dove: Galleria Bianconi, Via Lecco 20, Milano
Koo Jeong – Skatepark “OooOoO”
Dal 27 novembre in Triennale ha inaugurato un nuovo progetto, PLAY!, dedicato all’idea e al concetto del gioco. Nel 1964 la XIII Triennale di Milano veniva interamente dedicata al tema del Tempo Libero. 45 anni dopo, lo stesso spazio, si misura con questo tema riportando in luce l’importanza del tempo dedicato ad altro che non sia produzione e lavoro. Il primo episodio di PLAY!, è l’installazione site specific OooOoO, uno Skatepark realmente praticabile e a ingresso libero, appositamente realizzato per la Galleria al piano terra di Triennale dall’artista coreana Koo Jeong A, che, fin dagli anni Novanta, lavora sulla reinvenzione degli spazi attraverso installazioni site-specific esperienziali e partecipative. La rampa è animata da una composizione sonora inedita di Koreless, produttore di musica elettronica con sede a Glasgow, ma è anche dipinta di vernice fluorescente, cosi da brillare al buio. Quindi in fasi alterne si potrà giocare in un ambiente fluorescente e armonico vivendo un’esperienza immersiva e multisensoriale.
Quando: Fino al 16 febbraio 2020
Dove: Triennale Milano