Tom Waits al cinema: i ruoli cult

Non il migliore dei Jarmusch, ma uno dei migliori Tom Waits sul grande schermo. Cioè, l’eremita che legge solo Melville, ruba i polli al trumpiano Steve Buscemi e si salva (?) dall’epidemia zombie.

Il regista era ed è rimasto uno sconosciuto. Gli attori, invece, son dei fighi: Ben Stiller, William H. Macy e il sottovalutato caratterista Hank Azaria. Più Tom. La superhero-comedy tratta dal fumetto Flaming Carrot Comics di Bob Burden è un cult per fan.

Una piccola partecipazione, ma in un film con firma (Terry Gilliam) e cast (Robin Williams e Jeff Bridges) di gran lusso. Nella folle ricerca del Sacro Graal, Tom Waits è un veterano di guerra disabile. Poche parole, ma indimenticabili.

Dall’autore di In Bruges prima e Tre manifesti a Ebbing, Missouri poi, una scatenata commedia su un gruppo di pazzoidi. Tom è uno di questi. Segni particolari: un coniglio bianco sempre in braccio.

Uno degli ultimi ruoli di Tom Waits è anche uno dei più toccanti. Con Robert Redford e Danny Glover, fa parte del trio di rapinatori di banche “old but gold”. Gli irresistibili dialoghi tra i tre danno brio a un film che profuma di Vecchia Hollywood.

È a Tom Waits che piacciono i film corali o sono gli autori “corali” ad amare Tom Waits? Che ce ne importa dell’uovo e la gallina, se questa combo ci dà capolavori come quello di Altman? Waits è un alcolista memorabile (almeno quanto la moglie barista: Lily Tomlin).

Altro Jarmusch, altro cult. Nel bianco-e-nero a episodi, Waits è praticamente se stesso. Vale a dire, un musicista che discetta di arte, medicina e sigarette. Con un collega di lusso: Iggy Pop.

Tutti ricordano la candida acconciatura di Gary Oldman, nei panni del vampiro. Ma anche Tom non scherza. È R.N. Renfield, l’impiegato che, dopo un viaggio in Transilvania, diventa uno psicopatico da internare. Il piatto preferito in manicomio? Gli insetti.

Degli episodi che compongono il western dei fratelli Coen, quello con protagonista Tom Waits è uno dei più struggenti. Il cercatore d’oro nella valley troverà la sua pepita? Chissà. Intanto Tom ha trovato il più bel personaggio cinematografico della sua maturità.

Se Jim Jarmusch è per Tom Waits l’autore di riferimento, questo è “il” film di riferimento. Nei panni del deejay-truffatore Zack, il cantattore mette a segno il suo ruolo più indimenticabile. E, con Roberto Benigni, forma una coppia ancora di culto.