Stanno per arrivare le festività, e a quasi due anni di distanza dall’ultimo mixtape da mettere sotto l’albero, Un Natale stupendo, l’etichetta bolognese Garrincha Dischi torna con una nuova raccolta, intitolata Garrincha Portami Via, che oggi vi presentiamo in anteprima.
Fondata nel 2008, Garrincha si è ormai affermata come una delle realtà indipendenti più solide della scena italiana, e questo nuovo volume rappresenta un ritratto di quanto bolle in pentola alla vigilia della seconda decade del Nuovo Millennio: tredici brani tra chicche, inediti e anticipazioni di tredici diversi artisti del roster Garrincha. «L’intento – spiega il fondatore della label, Matteo Costa Romagnoli – è quello di raccontare lo stato di salute dell’etichetta e i tanti linguaggi che ci sono dentro. È un modo per evidenziare quanto sia importante per Garrincha il potere della parola: ogni canzone, ogni artista ha un suo mondo da raccontare molto forte».
La tracklist, infatti, è composta di tutti i colori e le sonorità che compongono il catalogo dell’etichetta, tra volti noti e veterani – Lo Stato Sociale, Ex-Otago, Brace, CIMINI, Extraliscio e The Bluebeaters, EDO, Loren – e nuove scommesse – Gregorio Sanchez, Agnello, Frisino, I Botanici, Endrigo. Insomma, Garrincha Portami Via si presenta come un vero e proprio manifesto del vento di cambiamento che soffia dalle parti di Bologna, tra tante novità e inediti come Lettera d’amore, per la mia idea d’amore de Lo Stato Sociale (mai distribuita digitalmente sin qui) o Ercole, brano di Brace scritto da Gioacchino Turù.
Oltre alle canzoni, Romagnoli e soci hanno volto arricchire questo nuovo mixtape con un’altra leccornia, ovvero la copertina realizzata da Giulia Neri, illustratrice italiana già al lavoro a livello internazionale con testate come il Guardian e case editrici del calibro di Einaudi e Mondadori. «Questa copertina nasce dall’idea di ritrarre qualcuno che viene accompagnato dal passato al futuro. Un nuovo inizio. – racconta la Neri – “Portami Via” da quello che è stato verso quello che sarà. Perché poi questo fa la musica, ci accompagna dove vogliamo andare, ogni volta, senza chiedere nulla in cambio. Garrincha è tutto questo: un uccellino ma anche uno dei più grandi driblatori della storia. Qualcosa di apparentemente piccolo ma con l’incredibile forza di chi sa fare grandi cose».