Musa (di Serge Gainsbourg), madre (di Charlotte Gainsbourg) e borsa (di Hermès) che porta il suo nome. Jane Birkin è stata un’icona trasversale che ha lasciato il segno anche al cinema. Ecco i suoi film cult.
Blow-Up (1966) di Michelangelo Antonioni
Il capolavoro di Michelangelo Antonioni sulla Swinging London è il film che mette in luce Jane Birkin dopo un paio di titoli d’esordio. È, semplicemente, “la bionda”, cioè una delle modelle del fotografo David Hemmings. Segue orgia.
La piscina (1969) di Jacques Deray
Lui (Alain Delon), lei (Romy Schneider), l’altra. Jane è la giovane lolita nella villa in Costa Azzurra che ha turbato gli spettatori nel 1969. Dakota Johnson prova a ricreare lo stesso erotico languore nel remake A Bigger Splash di Guadagnino: è brava, ma non è la stessa cosa.
Una donna come me (1973) di Roger Vadim
Un Don Giovanni diretto da un dongiovanni. Ovvero Roger Vadim, marito di Brigitte Bardot prima e Jane Fonda poi che offre a Birkin uno dei momenti più cult della sua carriera al cinema: la giovane che s’innamora della Marianna di Francia, cioè la stessa Bardot. Un clash tra bellissime.
Je t’aime moi non plus (1976) di Serge Gainsbourg
Alla base c’è la hit di Serge Gainsbourg che ha scandalizzato la borghesia del tempo. Lo stesso artista ne firmerà la “versione cinematografica”, dirigendo la moglie e musa che duettava con lui nel pezzo. Può forse mancare un francesissimo triangolo? Certo che no.
Assassinio sul Nilo (1978) di John Guillermin
Tra i volti del supercast ingaggiato per l’adattamento del classico di Agatha Christie – da Peter Ustinov/Hercule Poirot a Bette Davis, Angela Lansbury, Mia Farrow, Maggie Smith – spicca anche quello della nostra francesina. Che dà alla semplice cameriera Louise un tocco di classe inarrivabile.
Delitto sotto il sole (1982) di Guy Hamilton
Altro giro, altro giallo. Stavolta però più pruriginoso, come piace a Jane. Ancora Peter Ustinov/Hercule Poirot, ma atmosfere sensuali che ricordano La piscina. I suoi look restano memorabili: dal cappello bianco e nero agli ombrellini cinesi da estati sur la Côte.
Jane B. par Agnès V. (1988) di Agnès Varda
Un incontro tra grandi donne di Francia: l’attrice e l’autrice, in una specie di doppia confessione. Jane non si sottrae al racconto più intimo di sé, a cominciare dalla paura di invecchiare. Tra fiction e documentario, è uno dei lavori più sperimentali nella sua filmografia.
La bella scontrosa (1991) di Jacques Rivette
Al fianco di Michel Piccoli ed Emmanuelle Béart e diretta dal grande Jacques Rivette, Birkin regala una delle sue interpretazioni più intense. Che sembra plasmata sulla sua vita: anche qui è moglie e musa di un artista più maturo di lei. Un pittore e non un musicista, ma fa lo stesso.
Prima di andare via
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