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Il coronavirus ferma anche il cinema

L’industria cinematografica cinese è costretta a uno stop per l’epidemia che sta colpendo il Paese: fermi oltre dieci set, tra film e serie tv

Il coronavirus ferma anche il cinema

Donnie Yen in un fotogramma di 'Ip Man'

Il coronavirus ferma anche il cinema. L’industria cinematografica cinese, tra le più potenti del mondo, è costretta a uno stop per l’epidemia che sta colpendo il Paese. A cominciare sono gli Hengdian World Studios, gli studi più grandi su scala globale: è stato ufficialmente annunciato che chiuderanno fino a data da destinarsi, «come segno di prevenzione e controllo della situazione attuale».

Al momento, come riporta Variety, negli studios erano in corso le riprese di circa dieci serie tv e tre film. Tra questi ultimi, Qinq Yaji, tratto da un romanzo di fantascienza giapponese e diretto dal regista della saga Tiny Times Guo Jingming. Tra le serie, blocco a Thank You, Doctor, Like a Flowing River 2 e Mr. Crisis.

Non solo gli studios. Anche set le cui location sono vicine a luoghi sensibili al coronavirus come Ningbo, Hangzhou, Chongqing e Shanghai sono stati al momento sospesi. Tra questi Polar Search and Rescue con la star cinese Donnie Yen: il blocco delle riprese, iniziate a dicembre sulle montagne di Changbai, pare sia costato alla produzione già 1 milione di dollari. Ma, avendo bisogno di panorami innevati, la produzione non potrà riprendere fino al novembre prossimo: si immagina dunque che le perdite aumenteranno a dismisura.

Secondo i report, l’epidemia di coronavirus potrebbe durare fino a maggio. Il cinema cinese dovrà sospendere i «Ciak, si gira!» ancora per un po’.

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