I Dream Syndicate pubblicheranno il terzo album in studio post reunion in primavera. Si intitola The Universe Inside e promette d’essere un’esplorazione di territori del krautrock e del jazz elettrico.
In vista dell’uscita del 10 aprile, la band ha condiviso il primo pezzo The Regulator. È accompagnato da un video che la band ha definito “un viaggio psichedelico lungo 20 minuti attraverso New York, in parti uguali panoramico, psichedelico, sonnambulo e politico”.
Oltre al cantante e chitarrista Steve Wynn, l’attuale formazione dei Dream Syndicate prevede il batterista Dennis Duck, il bassista Mark Walton, il chitarrista Jason Victor e il tastierista Chris Cacavas, oltre a ospiti come Stephen McCarthy dei Long Ryders, che in The Regulator suona il sitar elettrico.
“The Regulator è un microcosmo rappresentativo dell’intero disco”, dice Wynn. “Quando abbiamo iniziato a suonare assieme era un massa informe e allucinata. C’era una drum machine dei primi anni ’70 – una Maestro Rhythm King, lo stesso modello usato in There’s a Riot Goin’ On – con Dennis che fissava il ritmo. Stephen ha preso la prima cosa che c’era, un sitar elettrico. Jason ed io stavamo pigiando sui pedali come scimmie da laboratorio e Mark ha fatto da parafulmine, unendo tutti questi elementi. Nel testo, ho raccolto una lista di idee casuali e scollegate tra loro che tenevo sul telefono. Le ho assemblate in ordine sparso in studio per vedere l’effetto che faceva e quella singola prova è la traccia vocale che sentite”.
The Universe Inside è il terzo album in studio dei Dream Syndicate post reunion. Segue How Did I Find Myself Here? del 2017 e a These Times del 2019. È stato in gran parte improvvisato e registrato durante una session in studio di 80 minuti. Qui sotto la copertina.